Kabul, posticipati ancora i risultati delle elezioni presidenziali

Il voto si è tenuto il 28 settembre. Dopo un primo rinvio al 19 ottobre, i risultati dovevano essere pubblicati oggi. Intanto nel Paese martoriato da 18 anni di guerra civile si continua a morire. Ieri in un attentato a Kabul sono state uccise 12 persone, compreso un bambino che stava andando a scuola.

Kabul (AsiaNews/Agenzie) – La pubblicazione dei risultati delle elezioni presidenziali in Afghanistan viene posticipata ancora, per la seconda volta. Lo ha annunciato ieri Abdul Aziz Ibrahimi, portavoce della Commissione indipendente per le elezioni. Inizialmente previsti per il 19 ottobre, i risultati erano stati rimandati a oggi. Non saranno resi noti, dichiara il funzionario, “per problemi tecnici e altre questioni”.

Da due mesi il Paese attende di sapere da chi verrà governato. Il ritardo non fa che aumentare ancora di più l’incertezza politica e il sospetto di frodi elettorali, con qualcuno che voglia “aggiustare” il risultato. Nel frattempo continuano le violenze in un territorio martoriato da 18 anni di guerra civile e da dialoghi di pace inconsistenti tra Stati Uniti, governo di Kabul e talebani, dopo lo storico accordo di luglio per una “road map per la pace”.

Il voto per la scelta del nuovo capo di Stato si è svolto il 28 settembre scorso, in un clima segnato da attentati e instabilità. A sfidarsi, due principali candidati: il presidente uscente Ashraf Ghani e Abdullah Abdullah, Chief executive della Repubblica islamica. A urne chiuse, entrambi avevano reclamato la vittoria.

Ieri, poche ore prima dell’annuncio dell’ennesimo rinvio, altri morti si sono aggiunti all’elenco delle migliaia di vittime in questo Paese. Un’auto bomba è esplosa a Kabul, nell’area di Qasaba, nell’ora di punta. L’obiettivo era un convoglio di una compagnia di sicurezza privata. Nell’attentato sono rimaste uccise 12 persone e altre 20 ferite. Massoud Andarabi, ministro dell’Interno, riferisce che tra le vittime c’è anche un bambino di 13 anni che stava andando a scuola.