Jolo, rapiti tre volontari della Croce rossa: uno è italiano
Conferme dall’esercito indicano nel gruppo terroristico Abu Sayyaf il probabile responsabile del rapimento.
Manila (AsiaNews/Agenzie) - Tre operatori della Croce Rossa sono stati rapiti stamane nel sud delle Filippine. Il tenente Estefani Cacho, portavoce militare, ha affermato che i rapiti sono l’italiano Eugenio Vagni, lo svizzero Andreas Notter, e il filippino Jean Lacaba.
Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, fornite da due persone sfuggite all’aggressione, i tre operatori umanitari sono stati fermati da un gruppo di uomini armati mentre percorrevano una strada dell’isola di Jolo, nel sud dell’arcipelago.
Le autorità militari indicano nei ribelli di Abu Sayyaf i probabili responsabili del rapimento. Il gruppo musulmano, sorto nei primi anni ’90, è legato alla rete di Al Qaida ed è accusato di diverse azioni terroristiche tra cui l’attentato ad un traghetto presso la baia di Manila che nel 2004 costò la vita a un centinaio di persone.
I ribelli combattono per la creazione di uno stato islamico indipendente nell’arcipelago filippino. Il gruppo ha organizzato diversi rapimenti nei pressi di Jolo e nella vicina isola di Basilan. Il più eclatante nel 2002 quando i terroristi rapirono una ventina di turisti, decapitandone alcuni. Nel periodo più recente i sequestri firmati dai militanti islamici del gruppo si sono conclusi con la liberazione dei rapiti dopo il pagamento di un riscatto.
Richard Gordon, responsabile della Croce rossa filippina, ha rivolto un appello ad Abu Sayyaf ricordando che i tre rapiti “sono neutrali da ogni conflitto”. Gordon ha affermato inoltre: “Spero che queste persone si rendano conto che la Croce Rossa è lì per aiutarli”.
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