Jiangxi, quattro giorni di scontri fra la polizia e 10mila studenti: 10 feriti
Le autorità di Nanchang hanno inviato la polizia paramilitare a fermare le proteste degli universitari, nate dopo la scoperta che i loro titoli di studio non sarebbero stati riconosciuti dal governo. Cinque arresti.
Pechino (AsiaNews) La polizia cinese si è scontrata per quattro giorni di fila con oltre 10mila studenti che protestavano per il mancato riconoscimento del loro diploma di studi da parte del governo: gli scontri si sono conclusi con 20 feriti, 5 arrestati e diverse macchine ed edifici danneggiati. Lo riporta il Centro per i diritti umani e la democrazia, con base ad Hong Kong.
Le proteste sono esplose il 21 ottobre scorso a Nanchang, nella provincia dello Jiangxi, dopo che il gruppo di studenti ha saputo da un funzionario governativo che il loro titolo di studio, conseguito presso due Istituti privati, poteva non essere riconosciuto dalle autorità accademiche cinesi.
Poco dopo le prime proteste, sono arrivati sul posto gli agenti della polizia paramilitare che hanno ricevuto l'ordine di "contenere" gli studenti. Molti di loro appartengono ad etnie cinesi in minoranza, come i 2mila uighuri che sono stati allontanati con la forza. Interrogati, i funzionari della stazione di polizia di Nanchang non hanno voluto confermare né smentire e si sono rifiutati di fornire il loro nome.
Proteste di questo tipo si verificano sempre più spesso in Cina. Data la difficoltà degli esami di accesso alle università governative, infatti, molti giovani si rivolgono a costosi istituti privati che in teoria sono riconosciuti dallo Stato.
Nella pratica, Pechino ha interrotto il riconoscimento di questi titoli di studio rendendo inutile lo studio e la spesa affrontati dagli studenti.