Jiangsu, un 80enne è da 4 anni in carcere senza alcuna condanna penale
Nanjing (AsiaNews) - Senza alcuna condanna penale, le autorità della provincia orientale del Jiangsu continuano a tenere in carcere un uomo di 80 anni arrestato 4 anni fa. I giudici lo hanno processato 3 anni fa (dopo più di 1 anno di detenzione "preventiva") per omicidio volontario: nonostante le pressioni della polizia, però, non hanno emesso alcuna condanna. Il caso è stato denunciato dal Chinese Human Rights Defenders.
Nel maggio del 2008 la polizia di Nantong ha arrestato Chen Yudao con l'accusa di aver ucciso un vicino di casa. Per una settimana gli agenti lo hanno interrogato senza sosta e senza avvertire la famiglia, come prevede la legge. Tuttavia l'uomo ha resistito alle pressioni e alle torture, denunciate poi davanti ai giudici del tribunale provinciale.
Secondo il figlio, i poliziotti hanno cercato di "risolvere" il caso con una confessione; non avendola ottenuta hanno fabbricato un movente, convinto delle persone a presentarsi come "testimoni" e portando ai giudici delle prove false. Tutto questo per ottenere la promozione che era stata promessa dai loro superiori.
Dopo più di 1 anno di abusi continui, la polizia ha presentato il caso ai giudici. Ad oggi, dopo 3 anni, il tribunale non ha ancora emesso una sentenza definitiva nonostante l'articolo 168 del Codice di procedura penale imponga alla corte di pronunciarsi al massimo due mesi e mezzo dopo l'apertura del procedimento.
Si tratta di un evidente caso di abuso di ufficio: in Cina è stato emesso nel dicembre 2011 un nuovo Codice di procedura penale molto controverso che permette alla pubblica sicurezza di fare in pratica tutto quello che vuole. Il testo sarà esaminato e approvato dal prossimo Congresso del Partito comunista, previsto per l'8 novembre, ma intanto è già in vigore.
03/02/2023 12:48