Java centrale: estremisti islamici contro il santuario della Vergine Maria, respinti dalla polizia
Jakarta (AsiaNews) - Resta alta la tensione nello Java centrale, dove una folla composta da un migliaio di estremisti islamici ha preso di mira un santuario dedicato alla Vergine Maria: per motivi di sicurezza, ieri le autorità hanno sospeso una funzione religiosa in programma in giornata; intanto decine di poliziotti e soldati dell'esercito presidiano il luogo di culto cristiano, nel timore di nuove - possibili - violenze. Secondo i contestatori, aizzati dalla frangia fondamentalista, l'edificio non dispone dei permessi di costruzione previsti dalle legge (il famigerato Imb) e, nel tempo, da "semplice casa di preghiera" esso si è trasformato in una vera e propria chiesa. I fedeli rispondono che "in più di 40 anni" non si è mai verificato un incidente di natura confessionale.
Dopo le tre chiese cristiane - due cattoliche e una protestante - bloccate a Java nei giorni scorsi (cfr. AsiaNews 07/05/12 Minacce estremiste ad Aceh: le autorità chiudono tre chiese), ora l'attenzione dell'ala fondamentalista indonesiana si sposta sul santuario mariano di Lady Mary a Sengon Kerep, nel sotto-distretto di Sampang a Gedangsari, nella reggenza di Gunung Kidul a Yogyakarta (provincia dello Java centrale). Domenica 6 maggio una folla composta da un migliaio di fanatici ha cercato di mettere i sigilli all'edificio, ma l'intervento di soldati e poliziotti ha sventato l'assalto.
Il nome completo del santuario della Vergine Maria (nella foto) è Taman Maria Giri Wning Sengon Kerep e, in lingua locale, significa "Giardino del silenzio di Maria a Sengon Kerep". Negli ultimi tre anni il luogo di culto ha subito una profonda opera di restauro, e ha sempre attirato una folla enorme di fedeli con un unico proposito: la preghiera.
Fra l'altro il santuario appartiene alla parrocchia di Wedi, nel distretto di Klaten, che è famoso per il contributo che ha dato negli anni alla chiesa indonesiana e, più in particolare, all'arcidiocesi di Semarang. Sono centinaia (se non migliaia) i sacerdoti, le suore, i religiosi originari della zona, sostenuti con passione e devozione dai fedeli. Anche due vescovi sono nati proprio nella parrocchia di Wedi. Per questo al santuario dedicato alla Vergine Maria viene dedicata un'attenzione speciale e la comunità cattolica continuerà a vigilare per preservarne l'integrità. In un messaggio ai fedeli mons. Johannes Pujasumarta Pr, arcivescovo di Semarang, invita alla calma e a non cedere alle provocazioni: "Non mostrate né rispondete con atti violenti - spiega il prelato - anche se la tensione continua a crescere".