Java Centrale: cinque morti in un raid antiterrorismo, forse Noordin M. Top
di Mathias Hariyadi
Nella notte un reparto speciale della sicurezza ha attaccato un nascondiglio utilizzato dagli estremisti islamici. Uccisi due terroristi coinvolti nell’attacco agli hotel di Jakarta, sequestrate armi e bombe. La polizia non conferma né smentisce la morte del terrorista malaysiano, in cima alla lista dei ricercati.
Jakarta (AsiaNews) – Cinque sospetti terroristi uccisi, altri tre arrestati, sequestrato un “importante” arsenale di armi fra cui pistole e bombe. È il bilancio di una operazione della polizia indonesiana – durata più di 10 ore – a Mojosongo, sobborgo di Surakarta, città dello Java Centrale. Quattro cadaveri sono già stati identificati. Il quinto, decapitato da un’esplosione, potrebbe essere quello di Noordin Mohammed Top, estremista malaysiano in cima alla lista dei ricercati; il capo della squadra anti-terrorismo non conferma né smentisce.
La notte scorsa lo Special Detachment 88 – una squadra d’elite dell’antiterrorismo indonesiano – ha attaccato un nascondiglio utilizzato dagli estremisti islamici nello Java Centrale. Le forze della sicurezza hanno ingaggiato un conflitto a fuoco durato una decina di ore. Centinaia di abitanti del villaggio sono accorsi per assistere all’operazione. Surakarta (o Solo, come viene chiamata dai locali) è la cittadina natale di Abu Bakar Baasyir, ex leader della Jemaah Islamiyah (JI), gruppo terrorista indonesiano legato ad al Qaeda.
La polizia ha diffuso i nomi di quattro dei cinque estremisti uccisi nel raid: essi sono Urwah, Maruto, Susilo e Putri Munaroh. “Una quinta persona è stata decapitata da una seconda esplosione” afferma un ufficiale di polizia, in condizione di anonimato. “Sospettiamo si tratti di Noordin Mohammed Top, perché ha la pelle chiara ed è alto come Noordin”. Intervistato dalla Afp, Saud Usman Nastion – capo dello Special Detachment 88 – afferma di non sapere se fra i morti vi è anche il terrorista malaysiano.
Confermata, invece, l’uccisione di Bagus Budi Pranoto alias Urwah e Maruto, superricercato in quanto implicato nell’attacco agli hotel di Jakarta del luglio scorso, in cui sono morte nove persone. Fra i feriti vi è anche Putri Munarwaroh, moglie di Susilo, al settimo mese di gravidanza, trasportata d’urgenza all’ospedale di Surakarta.
Un abitante del villaggio di Mojosongo spiega ad AsiaNews che “Susilo è un persona gentile, sebbene non abbia mai socializzato con i vicini”. Egli avrebbe registrato la propria presenza nel villaggio “dopo tre mesi di permanenza, su pressante invito delle autorità locali”. Suratim, il capo-villaggio, aggiunge che essi “lavoravano come insegnanti in una scuola islamica e in un asilo”.
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