Java, attentati e attacchi contro i cristiani segnano la fine del Ramadan
Jakarta (AsiaNews) - Episodi di violenza e intolleranza di matrice religiosa hanno caratterizzato le celebrazioni per la festa musulmana di Idul Fitri in Indonesia, che segna la fine del Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera islamico. Nel corso del fine settimana gruppi estremisti hanno bloccato una messa cattolica nel West Java; a solo, nello Java centrale, un attentato dinamitardo ha invece colpito una stazione di polizia. A differenza di quanto avveniva in passato, oggi anche le tradizionali ricorrenze islamiche non sono più immuni da rischi di violenze. Il tutto, mentre la maggioranza della popolazione prendeva d'assalto vie e piazze e, a bordo di motorini e altri mezzi come vuole la tradizione, faceva risuonare clacson e trombette e scandiva slogan fra cui "Dio è grande".
Secondo quanto riferisce un sacerdote di Bandung, un gruppo di estremisti islamici ha impedito la celebrazione della messa festiva in una "chiesa domestica" non permanente di Majalaya, nel West Java. Egli ha ricevuto una chiamata sul proprio telefonino da parte delle forze di polizia della zona, che avvertivano di possibili "incidenti" o attacchi contro i cristiani intenti a seguire la messa nei giorni di Idul Fitri.
Fonti cattoliche della zona aggiungono che "da una dozzina di anni" la messa viene celebrata in una stanza, all'interno di un capannone posto nell'area industriale, perché le autorità "non rilasciano i documenti necessari" per la realizzazione di un luogo di culto permanente. Un caso analogo a molti altri che si ripetono in Indonesia, l'ultimo riguarda la parrocchia cattolica di San Giovanni Battista a Parung, nella reggenza di Bogor, in base ai quali la mancanza del permesso di costruzione (Imb) porta alla chiusura o alla demolizione del luogo di culto.
La festa di Idul Fitri ha registrato anche un attacco a una caserma di polizia a Solo, la seconda città più popolosa dello Java centrale. Gli assalitori - la cui identità e numero sarebbero tuttora ignote - hanno lanciato una granata all'interno dell'edificio, mentre la popolazione era intenta a sfilare per le vie e le piazze della città. L'attentato non ha causato vittime o feriti, ma desta più di una preoccupazione perché avviene in concomitanza con una festa musulmana ed è visto come un "messaggio forte" alle forze dell'ordine.
Non è chiaro se il gesto sia da attribuire all'arresto del leader islamico Abu Bakar Baasyir; tuttavia, il capo dell'intelligence afferma di avere a disposizione elementi sufficienti per risalire agli "anonimi" autori, anche se non intende - al momento - fornire ulteriori dettagli.