Jakarta: estremisti islamici contro un film che promuove tolleranza e dialogo
di Mathias Hariyadi
Gli estremisti del Fronte di difesa islamico manifestano contro il canale SCTV, che intende trasmettere il film “?”. Il giovane regista spiega che è un’opera dedicata alla tolleranza e al rispetto delle altre fedi. Nelle scorse settimane la pellicola è stata colpita anche da una fatwa degli Ulema. Attivisti democratici: in pericolo la libera espressione.
Jakarta (AsiaNews) – Il movimento estremista indonesiano Islamic Defender Front (Fpi) ha promosso una dura campagna di protesta contro la SCTV – televisione privata con base a Jakarta – che ha inserito nel palinsesto il film “?”, ritenuto oltraggioso nei confronti dei musulmani. Diretta dal giovane e talentuoso regista indonesiano Hanung Bramantyo, la pellicola racconta una storia di tolleranza e rispetto fra diversi gruppi religiosi in Indonesia. Tuttavia, per i fondamentalisti del Fpi e altri movimenti islamici il film rischia di “inquinare la moralità” dei musulmani del Paese.
Habib Salim Alatas, leader Fpi a Jakarta, ha lanciato una “minaccia” ai vertici della SCTV: migliaia di fedeli sono pronti a lanciare “manifestazioni massicce” davanti alla sede del canale tv, nel caso in cui questa sera 29 agosto verrà trasmesso “?”. Il film, uscito lo scorso aprile, era già finito nel mirino del Mui – il Movimento degli ulema indonesiani – che ha lanciato una fatwa in cui invitava i musulmani a “non guardarlo”. Esso fornirebbe informazioni fuorvianti, perché ammette la presenza di un altro “Dio” al di fuori di quello riconosciuto e professato dall’islam.
Il regista Hanung Bramantyo invita i leader del canale tv a non cedere alle pressioni degli estremisti, perché ciò costituirebbe una palese violazione alla libertà di espressione. Nelle scorse settimane gli estremisti del Fronte di difesa islamico hanno attaccato la comunità Ahmadi – setta musulmana considerata eretica dalla dottrina ufficiale – a Makassar, nelle Sulawesi del Sud; in un secondo episodio, gli estremisti islamici hanno colpito dei venditori di strada a Bandung, nel West Java, perché offrivano alcolici.
Da tempo attivisti pro-diritti umani accusano il governo indonesiano di essere succube delle minacce della frangia estremista. In particolare, il presidente Susilo Bambang Yudhoyono non ha compiuto azioni decise nel frenare la crescita degli islamisti, ormai capaci di avanzare qualsiasi tipo di rivendicazione. A un giorno dalla festa che segna la fine del Ramadan – lo Idul Fitri, in programma il 30 agosto – gli estremisti hanno voluto colpire anche i film trasmessi in tv.
Habib Salim Alatas, leader Fpi a Jakarta, ha lanciato una “minaccia” ai vertici della SCTV: migliaia di fedeli sono pronti a lanciare “manifestazioni massicce” davanti alla sede del canale tv, nel caso in cui questa sera 29 agosto verrà trasmesso “?”. Il film, uscito lo scorso aprile, era già finito nel mirino del Mui – il Movimento degli ulema indonesiani – che ha lanciato una fatwa in cui invitava i musulmani a “non guardarlo”. Esso fornirebbe informazioni fuorvianti, perché ammette la presenza di un altro “Dio” al di fuori di quello riconosciuto e professato dall’islam.
Il regista Hanung Bramantyo invita i leader del canale tv a non cedere alle pressioni degli estremisti, perché ciò costituirebbe una palese violazione alla libertà di espressione. Nelle scorse settimane gli estremisti del Fronte di difesa islamico hanno attaccato la comunità Ahmadi – setta musulmana considerata eretica dalla dottrina ufficiale – a Makassar, nelle Sulawesi del Sud; in un secondo episodio, gli estremisti islamici hanno colpito dei venditori di strada a Bandung, nel West Java, perché offrivano alcolici.
Da tempo attivisti pro-diritti umani accusano il governo indonesiano di essere succube delle minacce della frangia estremista. In particolare, il presidente Susilo Bambang Yudhoyono non ha compiuto azioni decise nel frenare la crescita degli islamisti, ormai capaci di avanzare qualsiasi tipo di rivendicazione. A un giorno dalla festa che segna la fine del Ramadan – lo Idul Fitri, in programma il 30 agosto – gli estremisti hanno voluto colpire anche i film trasmessi in tv.
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