Jakarta senza acqua potabile, difficile ritorno dopo la festa di Idul Fitr
di Mathias Hariyadi
Danneggiata la diga di Kalimalamang, che fornisce acqua potabile alla capitale indonesiana. Il guasto è stato riparato quattro giorni fa, ma persistono grossi problemi. Migliaia in fila con secchi e taniche. Toccati dal razionamento anche il Palazzo presidenziale e il Parlamento.
Jakarta (AsiaNews) – Milioni di persone a Jakarta sono senza acqua potabile, a causa di una diga danneggiata a Kalimalamang, nella parte orientale della zona di Jakarta stessa. E’ un problema che rende difficile il ritorno alla vita normale di una gran parte della popolazione della capitale dopo la festa di fine Ramadan: Idul Fitr, noto con il nome locale di Lebaran. Lebaran in Indonesia e a Jakarta in particolare non si limita a una sola giornata, ma è un periodo di festa di 7-10 giorni. Molti lo trascorrono lontano da casa, in vacanza nel Paese o all’estero. Ma da oggi la vita dovrebbe tornare ai ritmi normali, e la carenza di acqua potabile si farà sentire in modo pesante in una metropoli con quasi 10 milioni di abitanti.
La diga che fornisce acqua alla capitale ha subito un problema la settimana scorsa, e di conseguenza le forniture di acqua della compagnia statale Pam hanno subito un taglio drastico. Quattro giorni dopo che il danno è stato riparato, milioni di persone a Jakarta ancora non hanno accesso all’acqua potabile. E questo li obbliga a fare la coda, con secchi e altri recipienti, di fronte ai rubinetti e alle fontane risparmiate dai tagli. In alcune zone della città le code per l’acqua potabile possono durare alcune ore. E’ un avvenimento di cui non si ha memoria da decenni.
I più fortunati dispongono di una propria fonte “naturale”, nel giardino di casa; ma la maggioranza deve rassegnarsi a trasportare a casa il liquido con mezzi di fortuna, o acquistarlo dalle autocisterne che girano per la città. Il razionamento dell’acqua ha obbligato gli abitanti a cambiare il loro stile di vita; se molti normalmente fanno due o tre docce al giorno, adesso sono fortunati se riescono a fruire di una doccia quotidiana, e certo questo è un problema con la temperatura che varia dai 35 ai 39 gradi Celsius.
I problemi idrici hanno colpito anche la fornitura al Palazzo presidenziale, al Municipio di Jakarta e agli edifici del Parlamento. Il portavoce presidenziale Julian Aldrin Pasha ha dichiarato che il razionamento idrico non ha fermato le normali attività lavorative.
La diga che fornisce acqua alla capitale ha subito un problema la settimana scorsa, e di conseguenza le forniture di acqua della compagnia statale Pam hanno subito un taglio drastico. Quattro giorni dopo che il danno è stato riparato, milioni di persone a Jakarta ancora non hanno accesso all’acqua potabile. E questo li obbliga a fare la coda, con secchi e altri recipienti, di fronte ai rubinetti e alle fontane risparmiate dai tagli. In alcune zone della città le code per l’acqua potabile possono durare alcune ore. E’ un avvenimento di cui non si ha memoria da decenni.
I più fortunati dispongono di una propria fonte “naturale”, nel giardino di casa; ma la maggioranza deve rassegnarsi a trasportare a casa il liquido con mezzi di fortuna, o acquistarlo dalle autocisterne che girano per la città. Il razionamento dell’acqua ha obbligato gli abitanti a cambiare il loro stile di vita; se molti normalmente fanno due o tre docce al giorno, adesso sono fortunati se riescono a fruire di una doccia quotidiana, e certo questo è un problema con la temperatura che varia dai 35 ai 39 gradi Celsius.
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