Jakarta nel panico. Terremoto e tsunami a largo di Java
di Mathias Hariyadi
Sisma di intensità 7.3 Richter ha provocato il crollo di edifici e moschee nella capitale e nell'isola. Per ora si contano decine di morti. Piccolo tsunami al largo di Pelabuhan Ratu. L'epicentro è a Tasikmalaya ( provincia di West Java), a circa 300 km a sud-est di Jakarta. Caritas indonesiana in aiuto alle vittime.
Jakarta (AsiaNews) – Un potente terremoto di scala 7.3 Richter ha scosso l’isola di Java diffondendo il panico fra tutti gli abitanti della capitale. Uno tsunami di piccola intensità è in atto a Pelabuhan Ratu, una zona turistica di Sukabumi, a circa 80 km a sud di Jakarta. Le autorità di Cilacap (Central Java) hanno messo sotto monitoraggio le acque controllando la crescita di livello per dare l’allarme alla popolazione locale in caso di alte ondate anomale che potrebbero seppellire la costa.
Il sisma è stato percepito alle 14.45 ora locale, costringendo tutte le persone che lavorano nei piani alti della capitale – soprattutto nell’area commerciale - a correre a mettersi in salvo.
Molti uffici del governo della città sono stati svuotati; un incontro della Commissione elettorale indonesiana è stata interrotta e i partecipanti sono fuggiti alla ricerca di un riparo. Allo stesso modo tutti gli ospiti dell’hotel Nikko in Jakarta centrale si sono radunati nel cortile dell’albergo. Le scuole – come la St John a Tangerang - hanno chiuso le lezioni e radunato gli studenti lontano dagli edifici.
L’epicentro del sisma è situato a Tasikmalaya ( provincia di West Java), a circa 300 km a sud-est di Jakarta e 60 km a est di Bandung. Non si hanno per ora notizie sulle vittime. Molti edifici sono crollati nella capitale; una enorme moschea a Ar Rahman è crollata.
Nel luglio 2006 un terremoto nel West Java ha fatto 119 morti, 84 dispersi e 70 feriti.
Intanto cominciano a giungere notizie delle vittime.
Almeno 11 persone sono state uccise a Tasikmalaya; tre a Garut e diversi morti a Cianjur. Tutte queste città sono nel West Java. Vi sono per ora anche decine di dispersi. Molti edifici a Tasikmalaya hanno subito danni profondi.
Pronta la risposta della Chiesa cattolica indonesiana per le vittime del terremoto. La conferenza episcopale, attraverso la Caritas locale Karina, ha inviato un team di esperti a Tasikmalaya per verificare i danni provocati dal sisma e attuare i primi interventi di emergenza. Fonti ecclesiastiche locali riferiscono ad AsiaNews che 5mila persone sono fuggite, cercando riparo il luoghi più elevati.
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