17/09/2012, 00.00
INDONESIA
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Jakarta, violente proteste contro il film blasfemo su Maometto

di Mathias Hariyadi
Oltre 1000 radicali islamici attaccano l'ambasciata Usa con bastoni, pietre e bombe molotov. A Medan del Nord, Bandung e Solo Distrutti diversi fast food, simbolo della cultura americana. A Jombang (Java orientale) giovani attivisti musulmani cristiani danno il via a un gruppo interreligioso per discutere la situazione e condannare le violenze.

Jakarta (AsiaNews) -  Crescono in tutto il Paese le proteste violente contro il film blasfemo su Maometto. Questa mattina una folla di 1000 persone ha attaccato l'ambasciata americana a Jakarta con bastoni, pietre e bombe molotov. Fra i manifestanti anche diversi esponenti dei gruppi islamici radicali, fra cui l'Islamic Defender Front (Fpi). Iniziato in modo pacifico, il corteo è stato monopolizzato dai gruppi estremisti che si sono scagliati contro le forze dell'ordine poste a guardia delle sede diplomatica Usa. La polizia di Jakarta ha arrestato quattro membri dell'Fpi in possesso di armi e altri materiali da guerriglia urbana. Scontri fra manifestanti e polizia sono avvenuti anche a Medan del Nord (Sumatra), Bandung  (Java occidentale) e Solo (Java Centrale). In queste zone la folla si è scagliata contro alcuni fast-food, simbolo della cultura americana, fra cui il Kentucky Fried Chicken e McDonald's.

Per evitare il monopolio dei movimenti estremisti islamici sulle proteste, 50 giovani attivisti musulmani e cristiani di Jombang (Java orientale) hanno diffuso un messaggio in cui condannano gli atti di violenza avvenuti in questi giorni.  Fanno parte del gruppo interreligioso esponenti del Nahdlatul Ulama (Nu), la più grande organizzazione islamica moderata del Paese, membri dell'Indonesian Christian Church (Gki) e alcune personalità cattoliche fra cui p. Luis della diocesi di Jombang.

Aan Anshori, presidente dell'Nu spiega che l'incontro è nato per riunire intorno allo stesso tavolo i membri delle varie fedi mostrando ai musulmani che è possibile discutere in modo pacifico. "Se vi sono delle differenze fra noi - spiega Anshori - è opportuno confrontarci in modo pacifico e in un'atmosfera di amicizia, non con la violenza". In un comunicato il gruppo interreligioso ha dichiarato che "il film è oltraggioso e non doveva essere creato e diffuso". Evik Mustain, responsabile dell'Islamic Darul Ulum High Education di Jombang sottolinea che "i musulmani devono mantenere la calma perché i loro atti violenti danneggiano la vera immagine dell'islam".

 

 

 

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