Jakarta, cattolici indonesiani lanciano un movimento di massa anti-corruzione
Jakarta (AsiaNews) - I cattolici indonesiani lanciano una massiccia campagna contro la corruzione, nel tentativo di ridare linfa morale al Paese e instillare i semi del buongoverno e di un'amministrazione oculata del bene pubblico. Dopo mesi di incontri e discussioni, i leader del movimento di moralizzazione hanno organizzato una due giorni - il 3 e 4 novembre a Central Jakarta - che ha registrato la partecipazione di decine di persone fra sacerdoti, religiosi, suore e laici di professioni diverse. Con la collaborazione della Bhumiksara Foundation, attiva nella capitale, e della Conferenza episcopale (Kwi) il seminario ha approfondito tematiche inerenti il "Programma di leadership etica", già sviluppato in passato dall'osservatorio filippino contro la corruzione EheM!, fondato dai padri gesuiti e attivo nella lotta contro il fenomeno in tutta l'area del Sud-est asiatico.
L'obiettivo della due giorni di incontri promossa dalla leadership della Chiesa indonesiana, incentrata sul modello di un ritiro spirituale, è di "internazionalizzare lo spirito anti-corruzione", dando vita a una vera e propria comunità. Nel lungo periodo la volontà è proprio quella di coinvolgere tutti i cattolici - singoli e associazioni - nella creazione di un "movimento di massa anti-corruzione".
La due giorni di Jakarta segna un punto importante nell'attivismo cattolico, per tre ragioni di fondo: per la prima volta si registra un impegno preciso della Conferenza episcopale del Paese, che trova applicazione in un progetto concreto dopo anni (dal 2006) di annunci e buone intenzioni; in secondo luogo la presenza di Bhumiksara Foundation, ong apprezzata per la tenace battaglia nella promozione dell'etica e della morale nella società; in terzo luogo per la grande varietà dei partecipanti al seminario, che spaziano dai professionisti agli attivisti per i diritti umani, dagli studenti universitari alle suore, chiamati a rinnovare un impegno e una lotta comune.
I promotori del seminario - che verrà replicato a inizio dicembre nella diocesi di Purwokerto - hanno organizzato una sorta di "ritiro spirituale" sul modello gesuita di Sant'Ignazio, durante il quale i partecipanti hanno meditato ed elaborato proposte partendo dall'esperienza personale. Un'analisi delle problematiche alla luce dell'etica e della morale promosse dalla Chiesa cattolica, unite all'impegno di ciascuno per la creazione di un modello migliore di società pubblica. Un metodo che coniuga riflessione e azione, coadiuvato dalla preghiera quotidiana e dall'Eucaristia.
La corruzione è uno dei più gravi problemi dell'Asia e in Paesi come Indonesia, Cambogia, Cina, Vietnam e Filippine è diffusa non solo nel settore pubblico e delle grandi aziende, ma anche a livello locale e costa agli Stati miliardi di euro. I governi di questi Paesi annunciano ogni anno nuove commissioni per combattere il problema, che però si tramutano a loro volta in espedienti per permettere a una parte politica di portare avanti i propri interessi.