Israele: Nessuna limitazione alla moschea di al Aqsa
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) Israele non porrà alcuna limitazione all'accesso alla moschea di al Aqsa durante il Ramadan, che inizia oggi. Lo ha dichiarato ieri il premier israeliano Ariel Sharon. "Il primo ministro accetta il chiarimento delle autorità musulmane e non limiterà il numero dei fedeli" recita un comunicato rilasciato dall'ufficio di Sharon.
Nei giorni scorsi Israele aveva domandato al Waqf (il consiglio che cura i luoghi islamici di preghiera) di recintare e mettere sotto custodia la zona della Spianata delle moschee minacciata da crolli. Nel caso in cui tale provvedimento non fosse stato adottato, il governo israeliano si riservava la decisione di limitare a 50-60mila le presenze sulla Spianata durante il Ramadan, per motivi di sicurezza pubblica. Ogni anno i musulmani che si recano alla moschea di al Aqsa durante il Ramadan sono circa 250mila. La moschea è considerata il 3° luogo santo dell'islam.
Dopo un iniziale silenzio, il Waqf ha preso le opportune misure di sicurezza. Questo ha permesso al capo della polizia israeliana, Moshe Karadi, di annunciare ieri la revoca della restrizione degli accessi dopo un sopralluogo sulla Spianata: la zona a rischio è stata isolata con cordoni di sicurezza e transenne.
Sharon ha inoltre riferito alla Commissione affari estere della Knesset che il governo ha comunicato alle autorità giordane, al re del Marocco e all'Unione europea "la necessità inequivocabile" di lavori di riparazione nella zona pericolante. "Il Waqf ha preso seriamente in considerazione il nostro allarme" ha riferito Sharon.
In occasione dell'inizio del Ramadan il presidente israeliano Moshe Katsav ha inviato un messaggio di saluto a tutti i cittadini musulmani di Israele: "Questo è un tempo di preghiera per la crescita della comprensione e della fratellanza fra tutti i popoli, anzitutto fra i fedeli delle religioni monoteistiche" ha detto Katsav.
18/01/2018 11:42