Israele permette ai rifugiati di Gaza di andare a Ramallah
La decisione del Ministero della difesa giunta dopo colloqui con l’Anp e dopo l’arresto dei 35 che erano rientrati nella Striscia. La Lega araba ed il re di Giordania condannano le violenze interpalestinesi.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Potranno andare in Cisgiordania, controllata dall’Anp, gli uomini di Fatah rifugiatisi sabato in Israele da Gaza, in seguito agli scontri con le forze di Hamas. La decisione è stata presa oggi da Israele, dopo discussioni tra il Ministero della difesa israeliano e l’ufficio del presidente palestinese Mahmoud Abbas.
Gli scontri tra agenti di Hamas e uomini del clan di Ahmed Hilles, legato a Fatah, erano scoppiati in seguito al tentativo di poliziotti di Gaza, controllata dagli islamici di Hamas, di arrestare un componente della famiglia Hilles, che essi accusano di essere responsabile dell’attentato che il 25 luglio ha provocato la morte di cinque uomini del movimento e di una bambina. Dei 188 rifugiatisi in Israele, 20 sono feriti e vengono curati negli ospedali dello Stato ebraico, 35 erano stati ricondotti a Gaza, in quanto Abbas, in un primo momento, aveva chiesto di permettere il trasferimento a Ramallah solo di cinque componenti la famiglia Hilles.
Al loro rientro a Gaza, i 35 sono stati arrestati. In proposito, un portavoce di Hamas, ha detto all’Afp che “saranno interrogati e, se colpevoli, punti”, aggiungendo poi che la loro fuga “prova la loro responsabilità, in quanto hanno preferito sottomettersi agli occupanti che restare a casa loro”. Arresti e dichiarazioni hanno spinto Abbas a chiedere ed Israele a concedere la sospensione dei rientri a Gaza e la possibilità di trovare rifugio a Ramallah.
La nuova esplosione di violenze a Gaza ha provocato una dura reazione della Lega araba, che chiede di mettere fine ad una lotta che “avrà conseguenze distruttrici per la causa palestinese”. Considerazioni analoghe sono state fatte da re Abdullah di Giordania.
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