Israele libera 227 prigionieri palestinesi. Mano tesa ad Abbas sulla via della pace
Tel Aviv (AsiaNews/Agenzie) – Oggi il governo israeliano ha disposto il rilascio di 227 prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. La decisione presa da Tel Aviv, e avallata dalla Corte costituzionale, ribadisce da un lato il sostegno al presidente Mahmoud Abbas per il suo sforzo sul cammino della pace; dall’altro viene vista come gesto distensivo in occasione della festa musulmana del sacrificio – l’Eid al-Adha – che chiude l’hajj, il tradizionale pellegrinaggio alla Mecca.
I prigionieri, di cui 210 originari della Cisgiordania e 17 della striscia di Gaza, sono stati consegnati alle autorità palestinesi nei punti di confine di Beituniya (con la Cisgiordania) ed Erez (a Gaza). La maggior parte dei detenuti liberati fa riferimento a Fatah, partito che sostiene il presidente Abu Mazen e che controlla la Cisgiordania, mentre non vi sono esponenti di Hamas, il movimento fondamentalista islamico che detiene governa la striscia di Gaza.
La liberazione dei prigionieri è stata ratificata dalla Corte costituzionale che ha respinto un ricorso presentato da alcune organizzazione in rappresentanza dei coloni e dei familiari delle vittime del terrorismo. Una commissione speciale ha infatti stabilito che nessun prigioniero era coinvolto in attacchi contro cittadini israeliani.
Ad accogliere i detenuti al valico di Beituniya, fra slogan e sventolii di bandiere palestinesi e del partito di Fatah, vi era anche il presidente Mahmoud Abbas, che ha ribadito i propri sforzi per ottenere la liberazione di “tutti gli 11mila prigionieri ancora rinchiusi nelle carceri israeliane”. A quanti sarebbero partiti alla volta di Gaza, egli ha augurato di “non finire da una prigione all’altra”, riferendosi al blocco imposto da Israele alla parte palestinese controllata da Hamas.
Dal 2005 a oggi, sotto la guida del presidente Abbas, sono stati liberati un totale di 2100 prigionieri palestinesi.