16/11/2012, 00.00
ISRAELE - PALESTINA
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Israele accetta una breve tregua su Gaza mentre ammassa truppe al confine

In corso la visita del primo ministro egiziano. Israele ha accettato il cessate-il-fuoco fino a che i militanti di Hamas lo rispettano. Richiamati 30mila riservisti; camion e autobus pieni di militari si dirigono al confine con Gaza.

Gerusalemme (AsiaNews) - Israele ha deciso per una tregua, fermando gli attacchi aerei su Gaza per permettere la visita del premier egiziano Hisham Qandil ai palestinesi della Striscia. La tregua era stata richiesta ieri dall'Egitto; la visita durerà circa tre ore da stamane alle 9 (ora locale). Intanto i media israeliani parlando della chiamata di almeno 30mila riservisti alle armi e di bus pieni di militari che si dirigono verso il confine con la Striscia.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la tregua verrà mantenuta solo se i palestinesi fermeranno ach'essi il fuoco.

Aerei israeliani hanno continuato per tutta la notte a bombardare la zona colpendo 130 obbiettivi; dalla Striscia, i palestinesi hanno lanciato 11 missili. Ieri due missili con una gittata più grande del solito, erano stati lanciati fino a Tel Aviv, anche se erano finiti in mare o in zone abitate. Per tutta la notte, la gente è rimasta in allerta.

L'escalation di scontri è cominciata due giorni fa, con una serie di raid aerei israeliani verso postazioni missilistiche palestinesi, da cui i militanti continuano a lanciare missili sulla popolazione israeliana a ridosso della Striscia.

Nell'operazione, chiamata "Pilastro di difesa", sono morti 19 palestinesi, fra cui anche un leader del braccio armato di Hamas, Ahmed Jabari. Nel lancio di oltre 300 missili da Gaza, sono morti tre israeliani. Ieri sera e questa notte vi sono stati nuovi raid aerei che hanno colpito 70 postazioni sotterranee missilistiche; la marina israeliana ha bombardato anche le basi di Hamas sulla riva di Gaza.

Molti dei palestinesi uccisi sono militanti, ma fra essi vi sono anche civili, fra cui quattro bambini. I tre israeliani uccisi ieri nel villaggio di Kiryat Malachi sono tutti civili.

L'esercito israeliano ha lanciato stamane migliaia di volantini su Gaza, avvertendo la popolazione di "stare lontano da Hamas e da altre organizzazioni terroristiche".

Quella di questi giorni è la più decisa operazione militare di Israele contro la Striscia dai tempi di "Piombo fuso", nel gennaio 2008, quando furono uccisi 1400 palestinesi, in maggioranza civili.

La diplomazia internazionale - Stati Uniti, Unione europea, Turchia - cerca di raffreddare la situazione, ma i Paesi arabi - soprattutto quelli governati dai Fratelli musulmani, vicini ad Hamas - accusano Israele di "inaccettabile aggressione".

Da parte sua Hamas si sente rafforzata con armamenti di provenienza iraniana e libica (dopo la caduta di Gheddafi); Israele e Netanyahu in particolare, vogliono mostrare la mano ferma davanti alle minacce della militanza islamica in prossimità delle elezioni che si terranno a gennaio.

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