Israele, sono ufficiali le elezioni anticipate
Lo hanno deciso oggi il premier Sharon ed il nuovo leader laburista Peretz. I sondaggi danno ancora vincente il Likud di Sharon.
Tel Aviv (AsiaNews/Agenzie) Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ed il nuovo leader del Partito laburista Amir Peretz si sono ufficialmente accordati oggi per tenere le elezioni governative del Paese fra fine febbraio e inizio marzo. Lo affermano fonti ufficiali di entrambi i lati.
Peretz spera che la data esatta venga fissata lunedì prossimo, quando il Parlamento dovrebbe discutere delle elezioni in origine previste per novembre 2006. Sharon ha rilasciato una dichiarazione allo Yedioth Ahronoth, il quotidiano più venduto di Israele, in cui dice: "Dobbiamo assicurarci che il 2006 non divenga un anno perduto per quanto riguarda i processi politici e lo sforzo di cercare un accordo con i palestinesi". L'incertezza politica del Paese è stata un ostacolo in più alla speranza di arrivare alla pace con la Palestina, sconvolta dalle violenze, malgrado il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza in settembre.
Amir Peretz, sindacalista di 53 anni, è stato eletto capo dei laburisti la scorsa settimana dopo aver battuto il veterano 82enne Shimon Peres. Peretz condivide la politica di Peres di cercare un accordo pacifico con la Palestina e di ritiro delle colonie dalla Cisgiordania. Peretz chiede però di ricostruire le politiche sociali di welfare e di "rivoltare" le riforme che hanno liberalizzato il mercato, mossa che solo da poco ha consentito la fine della recessione nel Paese.
Diversi sondaggi mostrano come la nomina di Peretz abbia spinto in alto il gradimento nazionale nei confronti dei laburisti, ma non tanto da poter scalzare Sharon dalla poltrona di premier. Un sondaggio del quotidiano Maariv sostiene infatti che il Partito Likud potrebbe ottenere 33 seggi parlamentari, 7 in meno rispetto ai 40 attuali. I laburisti arriverebbero invece a 27, 5 in più rispetto ai 22 che attualmente detiene alla Knesset [Parlamento israeliano ndr].
La vittoria di Peretz ha colpito anche il Likud, diviso in 2 schieramenti dopo la decisione del premier di sgomberare le colonie di Gaza. Una parte appoggia Sharon, ma una corrente forte si oppone a cedere le colonie costruite sulla terra su cui i palestinesi vorrebbero costruire uno Stato. La crisi politica ha dato vita ad alcune speculazione che vedono Sharon abbandonare il suo Partito per crearne uno più centrista, possibilmente con Peres. Per il momento gli analisti politici ritengono invece Sharon ancora stabile al suo posto, essendo considerato l'unico in grado di portare di nuovo alla vittoria il Likud.