Israele, Olmert dichiara vittoria
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) Ehud Olmert, primo ministro ad interim di Israele, ha dichiarato vittoria nelle elezioni politiche di ieri ed ha aggiunto che è arrivato il momento di "aprire una nuova pagina" per la nazione. In un discorso pronunciato oggi, 29 marzo, davanti ai membri di Kadima, il partito di centro da lui guidato, ha chiesto al presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas di entrare nei negoziati sui confini permanenti di Israele, ma ha aggiunto che il suo Paese andrà avanti da solo se gli sforzi per la pace rimangono in stallo.
Con il conteggio dei voti quasi concluso, Kadima si aggiudica 28 dei 120 seggi in Parlamento. Questo margine di vittoria è però molto meno decisivo di quanto il partito sperava ed Ehud Olmert potrebbe avere dei problemi nel formare e mantenere una coalizione stabile. Secondo i dati ufficiali, l'affluenza alle urne è stata del 62,3 %, la più bassa nella storia di Israele: 5,7 punti percentuali in meno rispetto alle elezioni del 2003.
I 28 seggi di Kadima rappresentano circa il 21,8 % delle preferenze mentre il partito laburista, di centro-sinistra, ha raggiunto il secondo posto: 15,1 % di preferenze, ovvero 20 seggi. Secondo il complesso sistema elettorale proporzionale israeliano, i numeri possono cambiare dopo la ridistribuzione degli ultimi voti. Ma le variazioni saranno minime.
Il Likud, ex forza al potere, di centro-destra, ha guadagnato solo 11 seggi, dietro agli ultra-ortodossi dello Shas, con 13 seggi, ed agli estremisti di destra dell'Yisrael Beitenu (che propone il trasferimento coatto delle città arabe all'interno di Israele verso il territorio palestinese), con 12 deputati.
Benjamin Netanyahu, leader del Likud, ha ammesso che il partito ha "subito un brutto colpo", ma ha detto che vuole ricostruirlo. Dalla creazione di Israele, nel 1948, i partito al governo sono sempre stati il laburista o il Likud: la vittoria di Kadima assume quindi un valore storico.