Ispettori per le armi chimiche arrivano in Siria. Primi segnali di dialogo
Damasco ( AsiaNews/Agenzie) - Un gruppo internazionale di ispettori è giunto in Siria ieri per iniziare l'ambizioso compito di sovrintendere alla distruzione dell'arsenale di armi chimiche del presidente Bashar al- Assad . La missione è stata istituita dopo un accordo USA-Russia, approvato dalle Nazioni Unite, e seguito ad un attacco mortale con armi chimiche a Ghouta (Damasco) il 21 agosto scorso.
Gli esperti hanno circa nove mesi per completare l'operazione, il termine più breve che gli esperti dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, con sede all'Aja, hanno mai affrontato, e la loro prima missione in un Paese in guerra .
Il presidente siriano Bashar al-Assad ha promesso di rispettare l'accordo di disarmo . " La storia dimostra che abbiamo sempre onorato tutti i trattati che abbiamo firmato ", ha detto in un'intervista con la televisione italiana il 29 settembre scorso.
Le Nazioni Unite, la Lega araba, Washington e Mosca stanno cercando di costruire un consenso per aprire una conferenza di pace a Ginevra. Le discussioni dovrebbero iniziare a metà novembre . Fino ad oggi l'idea di una conferenza di pace è stata ostacolata dal veto incrociato sui partecipanti posto da Stati Uniti, Russia, Arabia Saudita e Iran . Un altro problema che frena la conferenza è su chi dovrebbe rappresentare l'opposizione. Tra i gruppi che si combattono Assad ci sono forti lotte tra l'Esercito libero siriano (il Free Syrian Army, Fsa), un gruppo laico, ed i gruppi radicali islamici, legati ad al Qaeda e provenienti da vari Paesi musulmani.
Secondo il quotidiano The Independent (30 settembre 2013) , alcune settimane fa , una delegazione dell' Fsa è arrivato in segreto a Damasco per incontrare un alto funzionario dello staff del presidente Bashar al - Assad . Portavano l'offerta di possibili colloqui tra il governo e gli ufficiali Fsa per "una soluzione siriana " alla guerra, escludendo i gruppi radicali stranieri.
La delegazione ha proposto quattro punti : ci deve essere un " dialogo interno siriano "; le proprietà private e pubbliche devono essere mantenute; ci devono condannare e terminare conflitti civili, settari, etnici; tutti devono lavorare per una Siria democratica, dove domina la legge. Non c'era alcuna domanda - almeno in questa fase - per la deposizione di Assad .