Islamici in rivolta contro il videogioco “Faith Fighters”
L’organizzazione della conferenza islamica accusa: “Incita alla violenza e offende i sentimenti dei fedeli cristiani e musulmani”. Gli autori annunciano la rimozione dal web e spiegano che “non era intenzione promuovere lo scontro fra religioni”.
Jeddah (AsiaNews) – Nel mondo islamico divampa la polemica attorno a un videogioco in cui vengono rappresentati Gesù, Maometto, il Buddha e altri figure sacre delle principali religioni mondiali. “Faith Fighters – La tolleranza non è mai stata così divertente”, prodotto dall’italiana Molleindustria, avrebbe infatti scatenato una ondata di proteste fra i musulmani dei Paesi arabi, tanto da far registrare una presa di posizione ufficiale dell’Organizzazione della conferenza islamica che ne ha chiesto “la rimozione dal web”. Gli ideatori annunciano che il gioco verrà “censurato” e spiegano che non era loro intenzione “promuovere lo scontro fra le religioni”.
“Il gioco incita alla violenza interconfessionale ed è offensivo nei confronti dei musulmani e dei cristiani”, ha dichiarato un portavoce dell’Osservatorio sull’islamofobia dell’Organizzazione della conferenza islamica (Oic). Esso, ha sostenuto, non ha altro scopo che incitare all’intolleranza e ha chiesto che gli autori prendessero “provvedimenti immediati” perché venisse rimosso. I leader dell’Oic ricordano le violenze scoppiate nel 2005 dopo la pubblicazione delle “vignette offensive su Maometto” da parte di un quotidiano danese e ribadiscono che “è proibita qualsiasi rappresentazione del profeta”.
La polemica sollevata dal videogioco ha avuto ampia eco nei giornali mediorientali. L’influente giornale saudita Arab News riporta nell’edizione on-line una dichiarazione dei produttori del gioco: “Oggi, in seguito a una dichiarazione ufficiale dell’Organizzazione della conferenza islamica, abbiamo deciso di rimuovere il gioco Fight Fighters dal nostro sito”.
I responsabili di Molleindustria precisano che “il gioco non vuol recare offesa a nessuna religione in particolare”, ma spingere a riflettere su come “le sacre rappresentazioni sono spesso usate in maniera strumentale”. Nella versione italiana del sito, essi aggiungono che “il gioco contiene una rappresentazione del profeta Maometto, la pace sia su di lui [secondo la tradizionale formula con la quale i fedeli musulmani si rivolgono al profeta]. Se pensi che questo ti possa offendere, ti chiediamo di giocare la versione censurata”.
Fight Fighters circola in rete da più di un anno e finora non erano state sollevate particolari polemiche. L’influenza che esercita la potente Organizzazione della conferenza islamica – 57 Paesi membri e 1,3 miliardi di fedeli – ha spinto però gli autori a fare marcia indietro. “Se una organizzazione non coglie l’ironia e il messaggio alla base del gioco – concludono – significa semplicemente che abbiamo fallito”.
Vedi anche