23/06/2011, 00.00
PAKISTAN
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Islamabad: primo (strano) arresto per l’omicidio del cattolico Shahbaz Bhatti

Il 19 giugno scorso la polizia ha fermato Hafiz Nazar Muhammad; egli rimarrà in carcere sino al 25 per interrogatori. L’uomo è accusato di coinvolgimento nell’assassinio del ministro per le Minoranze religiose. Nel villaggio natale di Bhatti presentato un documentario sulla vita del “martire”.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – La polizia di Islamabad ha arrestato un uomo, sospettato di coinvolgimento nell’omicidio dell’ex ministro federale per le Minoranze religiose, il cattolico Shahbaz Bhatti, assassinato il 2 marzo scorso. Le forze dell’ordine stanno interrogando Hafiz Nazar Muhammad, rintracciato attraverso la mappatura del suo telefono cellulare. Il sospetto è stato fermato il 19 giugno scorso, recluso nella caserma I-9 di Islamabad e incriminato in base all’articolo 302/34 del Codice penale pakistano (Ppc). Lo stato di fermo verrà prolungato sino al 25 giugno per ulteriori accertamenti, sebbene al momento non vi siano prove o testimonianze che accertino il suo coinvolgimento.

Un giudice del tribunale di Rawalpindi ha concesso un permesso di cinque giorni di custodia cautelare, per consentire alla polizia di interrogare il sospetto circa eventuali complici. Nazar avrebbe chiamato per telefono un avvocato appartenente alle minoranze religiose – Sargohda Tahir Nazeer Chaudhry – e gli avrebbe confidato di conoscere gli assassini di Shahbaz Bhatti. Intercettata la telefonata è scattato il blitz delle forze dell’ordine nei suoi confronti.

Secondo la ricostruzione degli agenti, che suscita molti interrogtivi e perplessità, Nazar avrebbe lavorato a stretto contatto con il parlamentare cattolico per almeno 10 anni. Fonti della polizia, riferisce The Express Tribune, aggiungono anche che l’arrestato afferma di essere un pastore cristiano e aveva questioni personali irrisolte nei confronti di Bhatti. 
 
Shahbaz Bhatti, il solo ministro cattolico nell’esecutivo del presidente Asif Ali Zardari e del premier Gilani, è stato ucciso il 2 marzo scorso a Islamabad. Nell’assalto contro la sua vettura – sprovvista di protezioni e senza guardie del corpo – sono stati esplosi 30 colpi di mitra. L’attentato è stato rivendicato dal Tehreek-e-Taliban Pakistan, che lo avrebbe ucciso per le sue posizioni contrarie alla legge sulla blasfemia e per aver perorato la causa di Asia Bibi, 45enne cristiana e madre di cinque figli condannata a morte in base alla “legge nera”. Ai primi di gennaio era stato “giustiziato” per gli stessi motivi Salman Taseer, governatore del Punjab.

Da pochi giorni è uscito un documentario di 43 minuti sulla vita e il lavoro dell’ex ministro cattolico, intitolato: “Un tributo al martire Shahbaz Bhatti”. Il lungometraggio è stato realizzato dalla Shadow Organization (http://shadoworganization.blogspot.com) e presentato alla chiesa di San Fedele a Khushpur, villaggio del distretto di Faisalabad (nel Punjab), che ha dato i natali all’ex ministro.
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