Islamabad firma tre convenzioni Onu sui diritti umani
Lahore (AsiaNews) – La firma di tre convenzioni Onu sui diritti umani da parte del governo pakistano “è un ottimo primo passo. Ora, però, Islamabad deve dimostrare di voler difendere in maniera reale la convivenza civile combattendo discriminazioni e pregiudizi”.
È il commento rilasciato dalla Commissione episcopale Giustizia e pace e dalla Commissione democratica per lo sviluppo nazionale dopo la firma del governo sulle convenzioni contro la tortura, quella sui diritti civili e quella sui diritti economici e sociali proposte dalle Nazioni Unite.
Secondo le Commissioni, che hanno pubblicato un documento congiunto a firma di mons. Lawrence Saldanha (arcivescovo di Lahore) e di Tanveer Jahan, il Pakistan “mostra una nuova disposizione verso il raggiungimento di un vero rispetto dei diritti umani, ma è ancora lontanissimo dal resto del mondo sulla questione”.
Per questo, nel testo si forniscono dei “consigli” al governo, che “deve applicare una vera politica dei diritti umani, rispettosa della Costituzione”: questa dovrebbe essere affiancata da “un meccanismo in grado di controllare i miglioramenti della situazione”. Inoltre, mancano ancora “vere istituzioni indipendenti che possano investigare sugli abusi ai diritti umani”, e delle leggi “che combattano la discriminazione”.
Infine, la Commissione chiede ai funzionari ed ai dipartimenti governativi di “dimostrare tolleranza davanti ad eventuali critiche, che vengono mosse soltanto quando il comportamento non è adeguato alla situazione”.