Iraq: disco verde per la legge elettorale, in attesa della quota per le minoranze
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) – Il consiglio di presidenza iracheno ha approvato la legge sulle elezioni provinciali, ma chiede una seconda votazione del Parlamento per la reintroduzione dell’art. 50; esso prevede una quota di 15 seggi in sei diverse province da riservare alle minoranze, quella cristiana (13) e uno ciascuno per gli Shabak e gli Yazidi.
Il presidente Jalal Talabani (curdo) e i vice-presidenti Tareq Al Hashemi (sunnita) e Adel Abdul-Mahdi (sciita) hanno “formalmente” approvato la tanto attesa legge sulle elezioni provinciali, spianando la strada verso il voto in programma il 31 gennaio 2009, ma hanno anche chiesto che venga reintrodotta la normativa a tutela della rappresentatività delle minoranze.
Sono state accolte le richieste dei cristiani, scesi in piazza nei giorni scorsi in diverse zone del Paese per protestare contro lo stralcio della norma sui seggi riservati alle minoranze; Mosul, Baghdad e Kirkuk sono solo alcune delle località in cui i fedeli hanno manifestato chiedendo che la norma fosse reintrodotta, forti anche dell’appoggio dell’inviato speciale Onu Staffan de Mistura, che lunedì scorso si diceva “sorpreso e dispiaciuto” per l’omissione dell’articolo 50 e si augurava che fosse “reintrodotto il prima possibile”.
Naseer al-Ani, capo dello staff presidenziale, ha annunciato l’approvazione “all’unanimità” della legge elettorale da parte dei membri del consiglio, precisando che l’articolo 50 sarà oggetto di una prossima votazione del Parlamento.