Iran e Stati Uniti torneranno a parlarsi, sulla sicurezza in Iraq
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Il ministro degli esteri iraniano Manouchehr Mottaki ha annunciato l’avvio “a breve” di una seconda tornata di colloqui fra Iran e Stati Uniti sulla sicurezza in Iraq, anche se non vi sono date certe al momento. Lo riferisce l’agenzia ufficiale IRNA, riportando le parole pronunciate dal ministro iraniano nel corso di una conferenza stampa congiunta con il collega Yusuf Bin Alawi dell’Oman.
Il governo di Baghdad ha chiesto alla delegazione iraniana di prendere parte al prossimo vertice che ha per tema la sicurezza nel Paese; Teheran ha precisato che gli Stati Uniti dovranno estendere un invito ufficiale “attraverso l’ambasciata Svizzera che rappresenta Washington in Iran. E la risposta sarà senz’altro positiva” assicura Mottaki.
Alla fine di maggio, dopo quasi 30 anni di gelo assoluto, Iran e Stati Uniti, uno “Stato canaglia” e il “Grande Satana”, si sono incontrati per discutere e tamponare la crisi irakena, sullo sfondo di pesanti accuse reciproche di voler minare la sicurezza e la pace in Medio Oriente. Ma al di là del valore simbolico dell’incontro, non sembra vi siano stati risultati immediati.
Per quanto concerne la richiesta avanzata da direttore generale dell’Aiea El Baradei in relazione a colloqui a due fra Usa e Iran sulla questione nucleare, il ministro degli esteri di Teheran ribadisce che verranno prese in considerazione “tutte le proposte” e le decisioni prese “verranno rese pubbliche”. Egli conferma inoltre che le truppe americane hanno preparato il terreno per un incontro fra “i 5 diplomatici iraniani rapiti in Iraq (per gli Usa agenti segreti, ndr) e le loro famiglie”, mentre continua il rapporto di collaborazione “con l’Aiea per raggiungere un accordo sulla questione nucleare”.