Iran cerca alleanza con Cina, Russia e Asia centrale contro gli Usa
Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – Si concludono oggi le esercitazioni militari congiunte dei Paesi della Shanghai Cooperation Organisation (Sco), che si sono svolte prima in Cina e poi in Russia a Chelyabinsk, sugli Urali, con 6.500 soldati e decine di aerei ed elicotteri. In coincidenza con le esercitazioni, ieri si sono incontrati a Bishkek i leader dei 6 Paesi Sco (Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Tagikistan), insieme a quelli di Iran, Afghanistan, Turkmenistan e Mongolia e ad alti funzionari di Pakistan e India.
Il presidente cinese Hu Jintao si è incontrato con quello russo Vladimir Putin e con il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, per parlare di sicurezza e lotta al terrorismo, ma anche di collaborazione nei settori di energia, telecomunicazioni e trasporti. La Sco, sorta come una pura alleanza difensiva contro il terrorismo e le aggressioni esterne, si evolve sempre più verso una vera organizzazione politica che tende a coinvolgere l’intera Asia centrale. Anche se il finale “Accordo per relazioni di lungo termine di amichevole vicinato”, firmato dai leader presenti, parla di antiterrorismo e di rapporti culturali, nell’occasione sono stati conclusi anche importanti accordi per scambi commerciali e collaborazione finanziaria.
Ahmadinejad, ospite d’onore, ha detto che la Sco deve controbilanciare la minaccia portata dagli Stati Uniti contro parte dell’Asia con il progetto di uno scudo missilistico nell’Europa orientale.
Gli Stati Uniti hanno basi militari in Tagikistan e Kirghizistan, usate per le operazioni in Afghanistan. Ma la Sco chiede che siano tolte. Inoltre Washington vuole creare oleodotti attraverso il Mar Caspio e l’Asia centrale alternativi a quelli russi, mentre la Sco assume sempre più i caratteri anche di una collaborazione commerciale per l’energia. Il presidente kazako Nursultan Nazarbayev ha detto che la Sco può costituire il nucleo di un mercato asiatico dell’energia e creare rapporti privilegiati anche con l’Unione europea.
Analisti ritengono che Russia e Cina abbiano ragioni di contrasto e di rivalità superiori a quelle che le portano a collaborare, per cui concludono che questo ente non potrà svolgere un ruolo incisivo nei rapporti internazionali.