Intere città sotto metri d’acqua, mentre continuano le piogge monsoniche
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina meridionale è sotto “le peggiori inondazioni da decenni”, come avverte il ministro per gli Affari civili. Già evacuate 1,66 milioni di persone mentre la pioggia ha fatto cadere 134mila abitazioni, sommerge o rovina oltre 2,32 milioni di ettari di coltivazioni e fa chiudere centinaia di fabbriche con una perdita economica di almeno 27,7 miliardi di yuan (2,8 miliardi di euro). Ora il pericolo immediato sono le dighe e centinaia di persone le controllano e puntellano.
Almeno 40 fiumi sono oltre il livello di guardia e vengono evacuate altre decine di migliaia di persone: le previsioni avvertono che le piogge torrenziali continueranno per l’intera settimana in Guangdong, Hunan, Hubei, Jiangxi e Sichuan, mentre sono state pure colpite le orientali province di Gansu, Zhejiang, Anhui, Guizhou, Yunnan e Fujian. Nel fiume Xijiang, vicino Wuzhou (Guangxi) prefettura di 2,9 milioni di abitanti, l’acqua è 6,8 metri oltre il livello di pericolo: in molte zone l’acqua ha raggiunto i tetti, le strade sono sommerse o bloccate da smottamenti di terra. Persino Guangzhou e Shenzhen, metropoli di decine di milioni di abitanti, sono in parte sotto l’acqua e sono chiuse le fabbriche dei fulcri industriali Foshan, Zhongshan, Guangzhou. Nel Guangdong le inondazioni causano problemi a decine di migliaia di fabbriche, in una zona già colpita dalla neve dell’inverno.
Nel Sichuan, devastato dal terremoto, le piogge incessanti rischiano di causare forti smottamenti e nella contea di Wenchuan sono state evacuate 70mila persone. Dall’inizio della stagione delle piogge si stimano almeno 171 morti e 52 dispersi.
L’emergenza è tale che il vicepremier Hui Liangyu indica la priorità di “limitare quanto possibile la perdita di vite e di proprietà”.
Sotto accusa ancora una volta la selvaggia deforestazione, che ha lasciato intere colline non protette contro la furia delle acque, che causano gravi smottamenti.
Anche nel nord del Paese sono attese piogge torrenziali e si è innazato il controllo sul Fiume Giallo, 5.500 chilometri, già autore di disastrose inondazioni.
14/07/2020 11:25