Inizia in Sri Lanka il primo Congresso asiatico per la promozione della liturgia
Colombo (AsiaNews) – “La liturgia: uno squarcio del Cielo sulla Terra”, è il tema del primo Congresso liturgico che si svolge in Asia, nello Sri Lanka. L'incontro si tiene da domani al 21 settembre a Uswatakeiyawa, città costiera a circa 30 chilometri dalla capitale Colombo.
Organizzato dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, il congresso prevede la partecipazione di 55 delegati di 19 Paesi asiatici, tra loro, tre cardinali e vari vescovi e sacerdoti, che faranno incontri, gruppi di discussione e tavoli di lavoro. Ogni Paese presenterà il rapporto della propria Commissione nazionale per la liturgia e i delegati parteciperanno a messe parrocchiali e incontreranno i fedeli dello Sri Lanka. Sarà presieduta dal cardinale nigeriano Francis Arinze, prefetto della Congregazione, insieme al segretario generale arcivescovo Malcolm Ranjith, nativo della diocesi di Kurunegala nello Sri Lanka. L’arcivescovo di Colombo mons. Oswald Gomis terrà domani il discorso di benvenuto.
In conferenza stampa, mons. Ranjith (nella foto) ha spiegato che “la celebrazione della liturgia diventa vera vivendo in modo pubblico la nostra fede. La liturgia è la chiave per ogni rinnovamento della Chiesa. Quello che celebri è quello in cui credi: lex orandi, lex credendi [la legge che si prega è quello in cui si crede] e quello che crediamo dipende da come vivremo. Lex orandi, lex credendi, lex vivendi”. “La Costituzione della santa liturgia ‘Sacrosanctum Concilium’ ci dà le linee guida per celebrare il sacramento. Nell’introduzione la ‘Sacrosanctum Concilium’ dice che ‘Questo santo Concilio ha diversi scopi: vuole impartire un ancora maggior vigore alla vita cristiana dei fedeli; adattare quanto più possibile alle necessità dei nostri tempi quelle istituzioni che sono soggette a cambiamenti; incoraggiare tutto ciò che può promuovere l’unità tra tutti coloro che credono in Cristo; rinforzare quanto può aiutare a chiamare l’intera umanità nella comunità della Chiesa’. Il Concilio, quindi, vede ragioni specifiche e cogenti per accettare la riforma e promuovere la liturgia”.
“Una cattiva interpretazione di questi principi guida – ha proseguito – ha dato origine a ogni tipo di abusi nella liturgia ed i rilievi sbagliati hanno potuto causare una diluizione della fede tra la gente. La fiducia della reale presenza di Cristo nell’Eucarestia affronta serie minacce. Molte gente vede l’Eucarestia come qualcosa di abituale e ha perso il senso di venerazione. Il Santo Padre è molto preoccupato per questa perdita di reverenza verso l’Eucarestia e per gli abusi nella celebrazione della santa liturgia. Per questo ha parlato di rivalutare la celebrazione della santa liturgia e ha disposto questi incontri regionali con i vescovi”.
Il Congresso liturgico (il secondo, dopo quello tenuto in Ghana in Africa) terminerà la mattina del 21 settembre con una Messa solenne presieduta da mons. Arinze nella Cattedrale Santa Lucia a Kotahena, a Colombo. “Speriamo – ha augurato mons. Ranjith – che questo Congresso sia fonte di più stretti rapporti e dialogo tra il Santo Padre e le differenti regioni e continenti”.