Influenza suina: crescono i casi in Thailandia, Cina, India
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – L’influenza suina rischia di affliggere il turismo, mentre crescono nuovi casi di infezioni in tutta l’Asia.
In Thailandia in 4 giorni le persone infette si sono più che quadruplicate. L’11 giugno vi erano – secondo il ministero della sanità – solo 46 persone infette. Gli ultimi dati dicono invece che i casi di infezione sono arrivati quest’oggi a 201. Il ministero dell’educazione ha dichiarato che almeno 8 scuole resteranno chiuse a tempo indeterminato per evitare la diffusione del virus fra gli studenti. Oltre 30 mila scuole in Thailandia hanno ricevuto indicazioni su come affrontare l’influenza suina, la cui diffusione è stata definita “pandemia” da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità
Il primo ministro Abhisit ha ammesso che la situazione non è facile da controllare, con decine di migliaia di visitatori che arrivano ogni giorno nel Paese. “Senz’altro tutto questo minaccerà il turismo – ha detto Abhisit – ma è meglio essere trasparenti. Cercare di nascondere ciò che succede renderebbe le cose ancora peggiori”.
Ma ormai l’H1N1 si diffonde non solo attraverso i viaggi, ma anche in modo locale. In Cina quest’oggi sono state dichiarate infette altre 31 persone, portando il totale ufficiali a 196. Il ministero della sanità ha detto che le infezioni si concentrano a Pechino e Shanghai, ma anche nella Cina centrale, nell’est e nel sud del Paese, in luoghi lontani dalle mete turistiche.
Grandi infezioni si registrano anche in Australia, con circa 1500 casi e in Nuova Zelanda con 71 casi.
L’India è giunta a 23 casi, in massima parte concentrati nell’Andhra Pradesh, con 12 casi. Per ora le infezioni sembrano essere provocate da viaggi all’estero, in America, dove è la fonte dell’infezione.
L’Oms, dichiarando la pandemia globale, ha detto che l’influenza suina si è diffusa ormai in 74 nazioni, infettando quasi 28 mila persone, delle quali solo 145 sono morte. Finora non vi è stato alcun decesso in Asia.