Influenza suina: 5 miliardi di vaccini per 1000 nuovi casi al giorno
Allarme in Giappone: finora 191 persone colpite, ma il pericolo è una diffusione a macchia d’olio a Tokyo, megalopoli da 36 milioni di abitanti. A oggi quasi 10mila contagi, 79 i morti. Primo caso confermato a Taiwan.
Ginevra (AsiaNews/Agenzie) – Cinque miliardi di dosi di vaccino pronte in un anno per contrastare una possibile “pandemia” di influenza suina. È quanto annunciato oggi a Ginevra dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), mentre continua la diffusione della malattia che registra 1000 nuovi casi al giorno.
Il Giappone è il Paese in cui il focolaio appare più virulento: in 24 ore sono stati confermati 30 nuovi contagi a Osaka e Kobe, sulla costa occidentale dell’isola di Honshū. Le persone colpite dalla nuova influenza sono 191; le autorità hanno disposto la chiusura di oltre 4400 scuole nella regione. Finora non sono stati registrati casi nella megalopoli di Tokyo, un agglomerato urbano di circa 36 milioni di abitanti, dove gli esperti giudicano “quasi certa” la possibilità che si verifichino contagi.
Secondo gli ultimi dati forniti dall’Oms vi sono 9830 persone al mondo colpite dal virus A (H1N1) sparsi in 40 Paesi; i morti, al momento, sono 79. Gli esperti mantengono il livello 5 di allerta – decretato il 29 aprile scorso – che significa “l’imminenza” di una pandemia. Nei prossimi giorni si potrebbe passare alla fase 6 – la più alta – soprattutto se il virus si propagherà con l’attuale incidenza in Giappone, dove si è sviluppato “un focolaio autonomo di contagio”.
Questa mattina anche Taiwan ha confermato il primo caso di influenza suina: è uno straniero di 52 anni, medico a bordo di navi da crociera, giunto sull’isola il 18 maggio proveniente da Hong Kong. Le autorità sanitarie dell’isola spiegano che l’uomo “è in buone condizioni” e “si sta riprendendo grazie alle cure”.
Oggi a Ginevra è intervenuto anche il segretario generale Onu Ban Ki-moon, il quale ha chiesto ai Paesi membri dell’Oms di restare “vigili e attenti al più piccolo segnale” di diffusione del virus. Al momento non esiste un vaccino efficace contro il virus A (H1N1), poco virulento ma che potrebbe diventare “molto più pericoloso” soprattutto in caso di combinazione genetica con il virus dell’influenza aviaria (H5N1).
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