12/02/2004, 00.00
VIETNAM
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Influenza dei polli: l'OMS esclude il contagio uomo-uomo

 

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) – L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha confermato oggi che una donna vietnamita di 23 anni, morta per l'influenza aviaria, non è stata contagiata dalla sorella, anche lei deceduta dopo aver contratto la malattia. Si è scongiurato per ora il pericolo di una trasmissione del virus tra gli esseri umani, che secondo gli esperti potrebbe portare a un'epidemia globale. Sempre oggi, in Thailandia, Charal Trinwuthipong, capo del Dipartimento per il controllo delle malattie, ha confermato che un ragazzo di 13 anni, ricoverato il 29 gennaio, è il sesto caso di contagio del paese. Intanto, dopo che tre uccelli migratori sottoposti a test sono risultati positivi al virus, si stanno abbattendo tutti quelli infetti.

Vietnam e Thailandia sono finora i paesi più colpiti. Ieri le autorità vietnamite hanno confermato il contagio di un uomo di 22 anni, ricoverato a Ho Chi Minh City. In Vietnam sono 20 i casi confermati e 14 le vittime. I morti in Thailandia sono 5, di cui 4 bambini e una donna di 58 anni. Le autorità vietnamite assicurano che è terminata la fase acuta del virus, ma secondo Pascale Brudon dell'OMS a Hanoi, la situazione non è ancora sotto controllo, perché il virus continua a diffondersi tra i polli e ogni giorno ci sono nuovi casi di contagio umano.

Gli esperti dell'OMS considerano l'influenza aviaria ancora un'emergenza e si aspettano altri casi d'infezione umana in altri paesi, oltre Vietnam e Thailandia. Peter Roeder, funzionario della sanità animale della Fao a Ginevra, ha detto che forse ci vorranno due anni, e non 6 mesi come si era pensato all'inizio, per normalizzare la situazione nella regione.

In Cina, il Ministro della Sanità ha assicurato che il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie riceverà dalle province dati aggiornati sulle emergenze sanitarie del paese. La Cina era stata accusata dall'OMS di poca trasparenza nel dare informazioni alla comunità internazionale sulla diffusione della SARS e dell'influenza aviaria. Martedì 10 febbraio l'OMS ha criticato i paesi colpiti dal virus, per aver anteposto gli interessi economici alla salute umana (MR).

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