Influenza aviaria: Hong Kong sospende l'importazione di pollame dal Sichuan
Un nuovo focolaio epidemico scoppiato nel Sichuan il 22 dicembre, ma reso noto solo ieri sera. Immediata la reazione del governo di Hong Kong, nonostante le assicurazioni ufficiali che la situazione è "sotto controllo". La Fao teme "più numerosi focolai epidemici" in Cina.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Nuovo focolaio di influenza aviaria nella sud occidentale provincia cinese del Sichuan, scoppiato il 22 dicembre, ma reso noto dalle autorità cinesi solo ieri. Hong Kong sospende l'importazione di pollame dalla zona, mentre la Fao ammonisce per il rischio di maggiori contagi.
Le analisi hanno confermato, ieri, il focolaio infettivo nel Sichuan. Il 22 dicembre nella contea di Dazhu sono stati trovati morti oltre 1.800 uccelli. Per controllare il contagio, oltre 12.900 sono stati abbattuti nel villaggio Liu Jian, città di Yang Jia. Dallo scorso 19 ottobre ci sono stati 26 focolai epidemici.
Sempre ieri il ministro dell'Agricoltura ha definito la situazione "sotto controllo". Ma il governo di Hong Kong, avvisato del focolaio solo ieri sera dopo l'esito ufficiale delle analisi, ha sospeso oggi l'importazione di pollame dal Sichuan.
C'è preoccupazione che possano scoppiare altri focolai infettivi, specie nei piccoli pollai domestici difficili da controllare.
"In Cina il problema - dice Nourredin Mona, rappresentante in Cina dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) delle Nazioni Unite - è che il 50-60% del pollame è allevato in piccoli pollai di cortile, coltura ideale per la diffusione del virus tra le diverse specie di polli". "In inverno - aggiunge - il rischio di contagio è maggiore. Ci aspettiamo più numerosi focolai epidemici". C'è preoccupazione per il nuovo anno lunare cinese, alla fine di gennaio, quando per le festa aumentano il consumo di carne di pollo e il trasporto di uccelli vivi. (PB)