Influenza aviaria: Ankara tenta di tranquillizare un Occidente spaventato
In Israele si parla di "minaccia concreta", mentre Indonesia il governo vuole testare le sue scorte di vaccini dopo lo scandalo della minore efficacia di alcune produzioni locali.
Ankara (AsiaNews/Agenzie) - "Non c'e' motivo di preoccupazione": il ministro turco del'Agricoltura Mehdi Eke ha risposto così ai timori sollevati soprattutto in Occidennte dalla comparsa nel suo Paese di uccelli colpiti dall'influenza aviaria. "Tutte le misure di sicurezza sono state prese", ha aggiunto l'esponente politico di Ankara, che ha imposto una quarantena nel raggio di tre chilometri intorno a Kiziksa, nella provincia di Balikesir. E' il luogo dove sono stati scoperti i primi casi di influenza aviaria, che ha colpito un allevamento di tacchini e causato la morte di 2000 animali. Secondo il ministro dell'Agricoltura, in Turchia gli animali avrebbero contratto il virsu da uccelli migratori provenienti dalla riserva naturale di Manyas e si tratterebbe di un "caso isolato".
I timori che il virus H5N1, responsabile delle morti, abbia superato i confini turchi sono stati comunque rafforzati dal rinvenimento, nella vicina Romania, di altri 30 uccelli morti, dopo che nei giorni corsi nel delta del Danubio erano state trovate tre anatre che si sospettano morte per influenza aviaria. In attesa di riscontri dalle analisi, nella zona è cominciata la vaccinazione delle persone, molte migliaia di polli sono stati abbattuti e gli enti locali hanno imposto misure di quarantena.
Preoccupazione anche in Israele, dove il virus dei polli è ritenuto "una minaccia concreta e molto seria", come ha dichiarato oggi il direttore generale del ministero della sanità, Avi Israeli. I timori espressi dalla stampa sono legati, oltre che dalla vicinanza della Turchia, dal gran numero di ucceli migratori che passano per la valle del Giordano. Il governo ha chiesto agli allevatori di mantenere la massima igiene nei loro pollai e di segnalare qualsiasi evento sospetto.
Intanto, oggi, il governo indonesiano ha annunciato la decisione di effettuare dei test sulle sue scorte di vaccini dopo che si è concretizzato il sospetto che, per aumentare i loro profitti, alcune industrie locali hanno realizzato una produzione di scarsa qualità, che abbassa il livello di protezione del vaccino. Il fatto sarebbe avvenuto con la complicità di alcuni funzionari. Il ministro dell'Agericoltura, Anton Apriyantono ha detto che ci sono nove casi di sospetta corruzione che l'anno scorso hanno coinvolto il suo ministero, per una cifra di 72,9 milioni di dollari. Il ministro ha detto che alcuni test realizzati a Java hanno mostrato che il livello di protezione del vaccino era solo a livelli tra l'11,8 al 28%.
In Asia sono morte, a causa di questo virus, più di sessanta persone.