Influenza aviaria, forse la Cina non dichiara tutti i contagi
Lo riferiscono fonti giornalistiche locali, che parlano anche di decessi umani. Intanto ammesso un altro focolaio nell'Anhui e fonti sanitarie annunciano un nuovo vaccino. L'Indonesia controllerà i pollai "casa per casa".
Pechino (AsiaNews/Agenzie) In Cina si scoprono nuovi focolai di influenza aviaria, ma, secondo fonti giornalistiche di Hong Kong, c'è anche timore che il governo non renda noti tutti i contagi. Intanto è iniziata una missione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Indonesia vuole controllare i pollai domestici.
Cina. Confermato ieri dalla tv statale un nuovo focolaio nel villaggio di Fanyu, distretto di Tianjiaan città di Huainan, nell'Anhui, dove già il 6 novembre morirono 800 polli. Abbattuti 126 mila polli in un raggio di 3 km. E' iniziata la missione di 6 esperti dell'Oms: vedranno funzionari locali e i 2 sospetti malati a Wantang.
Le autorità sanitarie hanno dichiarato 9 focolai dal 19 ottobre. Ma secondo varie fonti molti altri contagi non sono dichiarati. Nella città di Furong si parla di oltre 100 mila polli abbattuti e di diversi decessi umani negli ultimi 10 giorni; controllata un'area di 5 km. di raggio, chiusi i mercati e interdetto l'accesso agli autoveicoli. Nel villaggio di Jizhong, città di Wuhuangchi, sono morte decine di galline e papere. Nel villaggio di Mogutu i contadini parlano di oltre 10 mila polli uccisi. Vicino alla città di Fuxin, contea di Wangfu, sarebbero stati abbattuti 8 mila polli.
I proprietari del pollame abbattuto ricevono un indennizzo dallo Stato. Nel villaggio Chaoyangsi, ad esempio, sono 10 yuan (circa 1 euro) per 1 gallina, 12 per 1 papera e 15 per ogni oca. I contadini lamentano che è poco: nel Liaoning il guadagno annuo di un allevatore è di circa 3.800 yuan l'anno (469 dollari Usa) e per indennizzare l'uccisione di oltre 12 milioni di polli il governo ha stanziato 9,6 milioni di yuan. Ma dove il contagio non è ammesso dallo Stato, c'è timore di non ricevere nemmeno questo.
Zhong Nanshan, direttore dell'Istituto per le malattie respiratorie di Guangzhou, ha annunciato la scoperto di un vaccino per gli uomini contro il virus.
Taiwan. Confermato ieri un altro contagio negli uccelli migratori per il morbo H7N3, meno virulento ma che può colpire gli esseri umani.
Vietnam. Sono stati interdetti il parco nazionale Tram Chim e l'area di Gao Giong, zone umide abitate da milioni di uccelli e mete di turismo. Abbattuti tutti gli uccelli di Haiphong.
Indonesia. Ieri il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha annunciato una campagna nazionale per controllare le infezioni casa per casa, con l'aiuto di soldati, studenti e volontari. Domani si incontrano a Jakarta governatori, capi dei distretti e sindaci per discutere i particolari. Il contagio è presente in 23 delle 33 province e lo Stato non vuole operare uccisioni massicce. L'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) delle Nazioni Unite ha inviato un team d'emergenza per organizzare le analisi sui pollai domestici nell'isola di Java. Anche l'Unione europea oggi ha offerto aiuto, con modalità da stabilire.
Russia. Il contagio rimane presente nel Paese e ad oggi colpisce 7 villaggi, secondo il ministero dell'Agricoltura, 6 nella parte asiatica (in Altai, Celiabinsk e Kurgan) e 1 nella regione di Tambov a sud di Mosca. Finora colpiti solo piccoli allevamenti familiari in circa 80 villaggi di 8 regioni, ma non le grandi aziende avicole. (PB)