Indù scagionano i cristiani dalle accuse di proselitismo
Commissione di inchiesta nel distretto di Jhabua: non esistono conversioni forzate. I tribali si avvicinano al cristianesimo impressionati dall'amore e dalla cura dei missionari.
Jhabua (AsiaNews) Una Commissione di inchiesta ha giudicato infondate le accuse mosse ai cristiani del distretto di Jhabua, Madhya Preadesh, di convertire con la forza i tribali locali. Lo ha reso noto in un comunicato ufficiale, John Dayal, presidente dell'All India Christian Council. Durante la visita nel distretto di Jhabua, India centrale (19 al 21 luglio), la Commissione ha incontrato rappresentanti di organizzazioni indù, missionari cristiani, membri di partiti politici, funzionari governativi e operatori sociali. Oltre a Jhabua i membri della Commissione si sono recati a Alirajpur, Meghnagar, Aamchoor, Jobat e in una serie di altri villaggi del distretto. Essi hanno poi verificato l'efficienza di scuole e ospedali statali, ma anche di quelli gestiti da missionari.
La maggior parte delle persone incontrate dalla Commissione hanno negato all'unanimità che i tribali siano oggetto di conversioni forzate al cristianesimo, come denunciano invece i gruppi estremisti indù. Perfino Shri Mahesh Agarwal, membro di organizzazioni indù impegnate nella campagna anti-conversione a Jhabua, ha ammesso che molti tribali si avvicinano al cristianesimo, solo perché colpiti dalle cure e dall'assistenza ricevuta dai missionari, escludendo l'ipotesi di violenze e coercizione.
Dello stesso parere anche Pintoo Jaiswal, giovane politico di Alirajpur, leader della sezione locale del Bharatiya Janata Party (Bjp - sostenitore di una visione fondamentalista dell'induismo). Egli ha dichiarato che le supposte conversioni forzate di tribali sono senza fondamento. Il giovane ha poi spiegato che mentre gli indù sono "esitanti persino a toccare" i tribali, i missionari sono "pronti ad abbracciarli" e servirli in ogni modo. I missionari cristiani svolgono poi un ruolo importante nel campo dell'istruzione. Jaiswal ha aggiunto che anche i suoi figli studiano nella scuola di una missione cristiana: "I miei bambini non hanno mai raccontato di qualcuno che ha provato a convertire loro o altri amici".
Nel distretto di Jhabua il 21 luglio scorso la polizia ha arrestato e subito rilasciato su cauzione p. Thomas P.T., della parrocchia di San Michele. Era stata falsamente accusato di istigare alla conversione alcuni tribali della zona che volevano iscrivere i figli nella scuola da lui amministrata.