Indonesia, un altro morto per influenza aviaria
Ma ci sono anche 2 decessi sospetti. In Cina scoppiano nuovi focolai infettivi ogni settimana.
Jakarta (AsiaNews-Agenzie) - Un altro morto per influenza aviaria in Indonesia, ma ci sono anche 2 decessi sospetti. Nuovi focolai infettivi in Cina. La Banca asiatica per lo sviluppo finanzia le attività di prevenzione del Vietnam.
Indonesia. Le analisi hanno confermato che una donna di 25 anni, morta nel corso della notte in un'ospedale di Jakarta, aveva l'influenza aviaria. Non è confermato, invece, il contagio per 2 fratelli di 7 e 20 anni morti alcuni giorni fa, con i sintomi tipici della malattia. Hariadi Wibisono, funzionario del ministero della Sanità, ha detto oggi che non sono stati presi campioni dei 2 ragazzi per le analisi e che la diagnosi ufficiale è di "febbre di tifo". Ricoverato in ospedale un terzo fratello, 16 anni, nella città di Bandung nel Java occidentale. C'è stata una moria tra i polli allevati dalla loro famiglia.
Il governo ha designato i 44 ospedali destinati a curare i malati di un'eventuale pandemia: si approntano reparti di isolamento, ma mancano le attrezzature sanitarie. Jakarta prevede anche di produrre in proprio il vaccino antivirale Tamiflu, entro 3-5 mesi, dopo avere raggiunto un accordo con la compagnia Roche che detiene il brevetto.
Cina. Ammessi 2 nuovi focolai infettivi tra il pollame, che portano a 24 il numero da metà ottobre. Nella contea di Shanshan, nello Xinjiang, dal 22 novembre sono morti 288 polli e altri 52.162 sono stati abbattuti in un raggio di 3 km. dall'infezione. Dal 18 novembre sono morti circa 400 polli nel villaggio di Laobutou a Yongzhou, nell'Hunan.
A Shanghai proibita la vendita di uccelli, consentita solo in 464 mercati designati.
Vietnam. Massicci abbattimenti di uccelli selvatici presso Ho Chi Minh City. L'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) delle Nazioni Unite avverte che questo non dà risultati significativi per prevenire il contagio.
Il Paese, insieme a Cambogia e Laos, riceverà 30 milioni di dollari Usa dalla Banca asiatica per lo sviluppo, per combattere il contagio e realizzare i progetti anti epidemici di questi Stati.
Dal dicembre 2003 nel sud est asiatico il virus H5N1 ha contagiato 133 persone e ne ha uccise almeno 68. (PB)