Indonesia, tre giorni all'esecuzione dei cattolici condannati a morte
Corte Suprema respinge seconda richiesta di appello. Tibo e i suoi compagni, accusati delle violenze interreligiose di Poso, sono in isolamento, come previsto a tre giorni dal plotone.
Palu (AsiaNews) Potrebbero mancare solo tre giorni all'esecuzione dei tre cattolici condannati a morte in Indonesia. Da oggi Fabianus Tibo, Marinus Riwa e Dominggus da Silva sono in isolamento, in custodia speciale, nel carcere di Palu, Sulawesi centrali, secondo la prassi che precede le esecuzioni.
Nel pomeriggio un gruppo di 5 giudici nominati dalla Corte Suprema ha respinto all'unanimità il secondo appello presentato dal Padma, il gruppo di avvocati che difende i tre, per rivedere il caso. A metà aprile la Corte Suprema indonesiana aveva accettato il secondo ricorso per i tre cattolici ed invitato la Procura a non dare luogo all'esecuzione, finché la revisione era in corso.
Il giudice Djoko Sarwoko, membro del gruppo, che ha emesso il verdetto, spiega che ora "non vi sono più azioni legali, che la difesa possa intraprendere" a favore dei tre. A dare la notizia ai tre è stato il parroco di Poso, p. Jimmy Tumbelaka.
Ma'as Damsik, funzionario del Dipartimento per i Diritti umani e legali delle Sulawesi centrali, ha visitato Tibo e i suoi compagni nella prigione di Stato Petobo. "Dopo il verdetto definitivo della Corte Suprema - riferisce Damsik - i tre sono in isolamento, in attesa di essere giustiziati".
Secondo la procedura vigente in Indonesia, una volta in isolamento il condannato a morte non può più ricevere visite.
I famigliari dei tre hanno già espresso il loro dispiacere per quest'ultima sentenza. "L'ingiustizia è ovunque" ha detto il figlio di Tibo, Robert. Intanto a Palu arrivano i parenti dei condannati, tutti e tre originari dell'isola a maggioranza cattolica di Flores.
Prima di partire per Palu i famigliari di Tibo hanno avuto al benedizione di mons. Vincentius Sensi Potokota, vescovo di Maumere, Flores. "Sostengo con forza tutti voi che incessantemente vi battete per aver giustizia" ha detto il presule.
Fabianus Tibo, Marinus Riwa e Dominggus da Silva sono giudicati responsabili di un massacro di 200 musulmani avvenuto a Poso nel 2000, durante vasti scontri interreligiosi che hanno colpito la provincia tra il 1998 e il 2001. I tre sono finora gli unici giudicati colpevoli di un conflitto, su cui non si è fatta - e probabilmente non si vuole fare completa chiarezza.