02/01/2005, 00.00
INDONESIA
Invia ad un amico

Indonesia, orfani dello tsunami venduti per denaro

di Mathias Hariyadi

Jakarta (AsiaNews) – Nei campi di accoglienza di Medan, nel Nord Sumatra, è in atto un "commercio di vite umane": alcune persone cercano di "comprare" gli orfani dell'Aceh, rimasti senza genitori in seguito alla tragedia di domenica scorsa, per rivenderli al mercato clandestino. Lo affermano i volontari del Partito islamico di giustizia e prosperità (PKS), sottolineando che negli ultimi giorni si sono registrati "diversi episodi" nei centri di Medan.

Queste persone non rivelano la loro identità, ma affermano di essere "gente dell'Aceh" colpita dalla tragedia che ha segnato la vita dei bambini ed esercitano delle pressioni per portare con sé gli orfani i cui genitori sono morti o scomparsi.

I responsabili del PKS sottolineano che è in corso "un commercio di vite umane". "E' nostro compito indagare sulla questione – sottolinea un membro del PKS – e per farlo abbiamo allestito un centro di ricerca nell'aeroporto di Medan".

Bachtiar Chamsyah, ministro indonesiano per Affari Sociali, non nasconde le proprie preoccupazioni e chiede alla polizia di "mettere fine" al commercio di vite innocenti. Egli ha ordinato ai funzionari del suo ministero di prendersi cura degli orfani, sottolineando che le eventuali adozioni "devono essere vagliate dall'Acehnese Agreement Association (AAC, un organismo di supervisione e controllo, ndr) per tutte le informazioni del caso e per seguire la corretta procedura giudiziaria".

Interrogato dai giornalisti sulla questione, il ministro afferma che "i responsabili dell'AAC hanno un rapporto e una conoscenza maggiore dei bambini". Egli conferma che il governo ha proibito le adozioni immediate per ridurre al minimo il rischio di un commercio illegale.

Bachtiar Chamsyah sottolinea che "solo seguendo l'iter corretto per l'adozione, sotto il controllo del mio ministero, l'adozione dei bambini sarà ritenuta valida ai fini della legge".

Ora i bambini sono ospitati nei centri di rieducazione a Pancing, nel Medal, sotto il controllo del ministero degli Affari sociali e dei responsabili dell'Acehnese Agreement Association, per garantire loro una "maggiore protezione".

Come gesto di solidarietà verso la popolazione colpita dalla tragedia, il governo di Singapore ha offerto i propri ospedali e le attrezzature mediche per curare i feriti.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Indonesia, cinesi discriminati nei soccorsi per lo tsunami
05/01/2005
Sumatra: almeno 20 orfani dello tsunami vittime del "traffico di minori"
04/01/2005
Jakarta blocca le adozioni per gli orfani dello tsunami
03/01/2005
Nunzio apostolico: Tsunami, i sopravvissuti e i bambini
03/01/2005
Indonesia, 73 mila abitanti di Simeuleu rischiano la fame
05/01/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”