Indonesia, condanne e arresti di terroristi islamici
Tre militanti sono stati condannati ad anni di detenzione; catturati altri due stretti collaboratori del super ricercato Noordin M Top, sfuggito sabato scorso, ad un raid della polizia a Java centrale.
Jakarta (AsiaNews) Un tribunale indonesiano ha condannato ieri tre militanti islamici, riconosciuti colpevoli di aver nascosto armi usate in attacchi terroristici e aver coperto il super ricercato malaysiano, Noordin Top, sfuggito sabato scorso, 29 aprile, a un raid della squadra anti-terrorismo della polizia.
Abdullah Sunata, 27 anni, è stato condannato a 7 anni per possesso illegale di armi utilizzate in azioni terroristiche. Quattro anni, invece, per Joni Ahmad Fauzani, 30enne, responsabile di aver nascosto Noordin M Top nella sua casa di East Java. Top, malaysiano, è ricercato per diversi attentati contro obiettivi occidentali in Indonesia. È ritenuto figura chiave della Jemaah Islamiah, rete terrorista attiva nel sud-est asiatico e probabilmente legata ad al-Qaeda.
Joko Sumanto, 40 anni, è stato condannato a quattro anni per aver finanziato un sospetto terrorista ricercato in relazione alle bombe di Bali del 2002.
Dopo tre mesi di appostamenti e indagini, sabato scorso la squadra Densus 88 ha compiuto un raid nel villaggio di Ringin Anom, a Java centrale, dove si nascondeva Top. Il ricercato è riuscito a scappare, ma nello scontro a fuoco con la polizia sono morti due suoi stretti collaboratori: Abdul Hadi, ritenuto reclutatore di kamikaze e Jabir, esperto fabbricatore di bombe.
Il generale Sutanto, capo della polizia indonesiana, ha riferito dell'arresto di altri due militanti inseguito all'operazione. Si tratta di Mustafirin, che ha lavorato come corriere per Top, e Solahudin, fratello di Abdul Jabar, responsabile della bomba davanti all'ambasciata delle Filippine a Jakarta e degli attacchi ad alcune chiese durante il Natale del 2000.
Sutanto ha definito i quattro terroristi "potenziali minacce alla sicurezza nazionale". "Sono molto pericolosi ha poi spiegato - per la potenziale capacità di reclutare kamikaze e fabbricare esplosivi". (BR)