Indonesia, ascoltati nuovi testimoni a favore dei tre cattolici condannati a morte
La Corte di Palu ha rivisto il caso e riferito alla Corte Suprema. Ma la polizia delle Sulawesi centrali ribadisce che l'esecuzione dei tre è "imminente" .
Palu (AsiaNews) La Corte distrettuale di Palu (Sulawesi centrali), ha concesso ai tre cattolici condannati a morte una revisione del loro caso. L'udienza, tenutasi lo scorso 9 marzo, si è conclusa senza importanti decisioni. La stessa Corte nel 2001 aveva condannato Fabianus Tibo, Dominggus da Silva e Marinus Riwu alla pena capitale per aver pianificato attacchi contro i musulmani durante gli scontri interreligiosi del 2000 nelle Sulawesi. La sentenza era stata approvata anche della Corte suprema di Jakarta.
Il Centre of Advocacy Service for Justice and Peace in Indonesia, un gruppo di avvocati di diverse religioni meglio conosciuto come Padma, aveva chiesto ufficialmente la revisione del caso, sulla base di 30 nuovi testimoni a favore dei tre.
Durante l'udienza del 9 marzo gli avvocati del Padma hanno ribadito: "I nostri clienti non sono assassini". S Roy Rering, il coordinatore del gruppo ha aggiunto: "La sentenza è stata emessa sulla base di opinioni, senza ascoltare testimoni chiave".
I 7 testimoni che hanno deposto dichiarano che "Tibo non era sul luogo del crimine quando scoppiarono le rivolte e le uccisioni nel villaggio di Kayamanya, vicino alla chiesa di Santa Teresa e all'annesso orfanotrofio"; lui e i suoi amici erano all'interno (e non all'esterno) del complesso cattolico e cercavano di aiutare la gente a mettersi in salvo. Secondo la ricostruzione del Padma, i tre cristiani sono vittime di un complotto, di cui sono emersi i nomi di due provocatori: Janis Simangunsong e Paulus Tungkanan.
Il tribunale di Palu ha già inviato una "conclusione" generale alla Corte Suprema, che nominerà un gruppo di giudici incaricati di valutare queste "nuove importanti informazioni".
Intanto l'Ufficio del Procuratore generale e la polizia provinciale confermano che tutto è pronto per l'"imminente" esecuzione dei tre. Nonostante la revisione del caso, il gen. Oegroseno, capo della polizia delle Sulawesi centrali, ha detto che il suo primo compito è portare a termine ciò che la Corte Suprema ha stabilito. La polizia si è già coordinata con l'Ufficio del procuratore generale, incaricato di eseguire la sentenza capitale, e ha preparato il plotone di tiratori scelti. "Non abbiamo ancora deciso luogo e giorno ha detto Oegroseno ma l'esecuzione avverrà questo mese".