27/01/2011, 00.00
INDONESIA
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Indonesia, allarme cibo: i cambiamenti climatici colpiscono la produzione agroalimentare

di Mathias Hariyadi
Il prezzo del peperoncino è aumentato del 120%, frutta e verdura sono alle stelle. I pescatori costretti a terra per le condizioni del mare; la produzione di riso non basta per sfamare l’intera popolazione. Il governo parla di seria “minaccia”; gli economisti promuovono la ricerca.
Jakarta (AsiaNews) – I cambiamenti climatici e le “estreme” condizioni meteo rischiano di mettere in ginocchio il settore agroalimentare indonesiano. Il pericolo è confermato dal Ministro per la pianificazione dello sviluppo nazionale, che parla di seria “minaccia” per le scorte alimentari della nazione. Il peperoncino ha raggiunto prezzi esorbitanti, il costo di frutta e verdura aumenta di continuo, calano le quantità di pescato e persino la produzione di riso non è sufficiente per soddisfare i bisogni della popolazione.
 
Il campanello d’allarme è scattato con l’aumento vertiginoso del prezzo del peperoncino, un alimento base della dieta indonesiana, dall’aperitivo al pasto. Il picco del 120% ha fatto schizzare il prezzo di un kg di prodotto a più di 100mila rupie (circa nove dollari). Il fenomeno potrebbe presto interessare l’intero comparto di frutta e verdura, per il calo generale dei raccolti, le pesanti piogge o i periodi di siccità. La crisi colpisce pure il settore ittico, con milioni di pescatori costretti a terra a causa del maltempo e delle onde alte oltre quattro metri. A Tuban, nella zona più rinomata per la pesca della provincia di East Java, la marea ha distrutto dozzine di imbarcazioni.
 
A certificare la crisi alimentare in Indonesia è la mancanza di riso, i cui prezzi sono aumentati al punto da costringere le famiglie a consumarlo due volte al giorno, invece delle tre tradizionali. Nel 1984 le politiche del presidente Suharto hanno permesso al Paese di raggiungere l’auto-sufficienza nella produzione del cereale. Oggi il consumo annuale è superiore alle 33 milioni di tonnellate, ma la produzione interna non basta. L’Agenzia nazionale di logistica (Bulog) ha confermato importazioni di riso dalla Thailandia per 820mila tonnellate, un volume di quattro volte maggiore la quota prevista.
 
Armida S. Alisjahbana, Ministro per la pianificazione dello sviluppo nazionale, precisa che i fenomeni estremi a livello climatico sono ormai una seria “minaccia” per la sicurezza alimentare nazionale nel 2011. Economisti ed esperti di agroalimentare invitano il governo ad un maggiore impegno nella ricerca di nuove tecnologie e a un aumento delle coltivazioni, finora limitate a Java.
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