Indonesia, 73 mila abitanti di Simeuleu rischiano la fame
Sull'isola mancano cibo, acqua potabile e medicinali. Intanto a Banda Aceh si costruiscono alloggi di fortuna con le macerie degli edifici distrutti dallo tsunami.
Jakarta (AsiaNews) La popolazione dell'isola di Simeuleu rischia la fame: i soccorritori, impegnati in altre zone del paese, non hanno ancora raggiunto i 73 mila abitanti di questa piccola isola, che non ricevono né cibo né aiuti dal giorno della tragedia. Lo afferma il quotidiano indonesiano Kompas, sottolineando che le persone soffrono fame e rischiano epidemie per mancanza di di medicinali.
L'Isola di Simeuleu è un piccolo lembo di terra al largo di Banda Aceh e si trova nei pressi dell'epicentro del terremoto che ha colpito l'oceano Indiano il 26 dicembre scorso.
I profughi di Banda Aceh hanno già cominciato a ricostruire alloggi di fortuna utilizzando le macerie delle case distrutte, mentre gli abitanti di Simeuleu sembrano essere abbandonati da tutti. Ibnu Abbas, vice-sindaco di Simeuleu, ha cercato di mettersi in contatto telefonico con la Kompas per denunciare lo stato di abbandono in cui versa l'isola. "La decisione governativa di escludere l'isola dai territori più colpiti e che necessitano interventi urgenti ci preoccupa molto" denuncia il sindaco "perché è sbagliata: Simeuleu è la zona più colpita dallo tsunami. Se non verranno inviati degli aiuti a breve, dovremo affrontare una tremenda carestia che non risparmierà nessuno dei 73 mila abitanti".
Egli aggiunge che il numero delle vittime è "limitato", perché il maremoto ha ucciso "solo 6 persone e ne ha ferite in maniera grave 60", ma il vero problema è "sopravvivere senza scorte di acqua e di cibo", considerando anche il fatto che "metà delle 15 mila abitazioni dell'isola sono state distrutte dalle tsunami".
Oggi il ministro della sanità ha dichiarato che in seguito alla catastrofe, "almeno 500 mila indonesiani sono da considerarsi profughi" , mentre nel paese continuano le scosse di terremoto: questa mattina la popolazione di Banda Aceh ha vissuto attimi di paura quando la terra ha cominciato a tremare. La scossa, registrata poco prima delle 2 ora locale, era di magnitudo 5,7, ma non ha provocato nuove vittime.
Ieri il primo ministro di Singapore, Lee Hsien Loong, ha visitato le zone colpite dal terremoto e ha donato dei macchinari per il soccorso, mentre il segretario di Stato americano Colin Powell, accompagnato dal governatore della Florida Jeff Bush sono andati a Banda Aceh.
Intanto l'opinione pubblica rivolge dure critiche agli ex presidenti indonesiani (Suharto, Bj Habibie, Abdurrahman 'Gus Dur' Wahid e Megawati Sukarnoputri), che si mostrano poco attenti al disastro che ha colpito l'intera nazione. Solo BJ Habibie, che è attualmente in Germania, ha mostrato un minimo di attenzioni verso la popolazione: il suo quartier generale a Jakarta ha emesso un comunicato in cui si annuncia la preparazione di un "progetto di adozioni" per le vittime dello tsunami.