22/04/2005, 00.00
INDIA
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India: 200 fondamentalisti indù bruciano una chiesa nel Manipur

di Nirmala Carvalho

Arcivescovo di Imphal: "Non vogliamo che la situazione deteriori ancora di più".

Manipur (AsiaNews) – Circa 200 persone, armate con falci, picchetti e torce, hanno dato fuoco ad una chiesa nel villaggio di Lamding, 21 Km da Imphal, la capitale del Manipur (nord-est dell'India). L'attacco è avvenuto martedì 19 aprile, giorno dell'elezione di Benedetto XVI.

Mons. Dominic Lumon, arcivescovo coadiutore di Imphal, ha detto ad AsiaNews: "Gli assalitori  non hanno gradito la costruzione della chiesa proprio nel mezzo di una località a maggioranza indù". "Queste persone – continua - hanno iniziato prima ad obiettare sull'idea di costruire l'edificio, poi hanno cercato di bloccare la posa della prima pietra e i lavori di edificazione".

"Il terreno su cui è costruita la chiesa – spiega mons. Lumon - è di proprietà della Chiesa. Non vi possono essere obiezioni legali alla costruzione dell'edificio in quel punto". "Questo attacco – continua il prelato - ha molto addolorato  i cristiani del Manipur". Il vescovo racconta che l'intera comunità ha marciato fino all'ufficio del governatore chiedendo l'arresto dei colpevoli ed il restauro della chiesa a spese dell'amministrazione pubblica. Dopo le proteste, il governatore ha assicurato "comprensione e solidarietà" ai cristiani della zona, e li ha definiti "cittadini modello".

Kesho Khundongbam, funzionario della polizia di Imphal, ha detto ad AsiaNews che alcuni poliziotti erano accorsi sul luogo dell'incidente per evitare ulteriori danni. "La polizia - ha dichiarato Khundongbam - ha agito in maniera rapida arrestando anche 4 dei colpevoli". Secondo il racconto del sotto ispettore, nell'attacco sono rimasti feriti più di 10 cristiani, perché hanno tentato in "maniera disperata" di impedire agli aggressori di bruciare la chiesa.

Mons. Lumon conclude: "Questa situazione è troppo incerta e questi incidenti di violenza sono disastrosi. Vi sono purtroppo dei sentimento di profondo risentimento nei confronti degli indigeni tribali del nord-est dell'India. I tribali indigeni dicono che coloro che si sono convertiti al cristianesimo – più di un secolo fa – hanno spaccato la comunità. In ogni caso, la Chiesa non ha mai discriminato né mai farà discriminazione sulla base della fede o della classe sociale".   Per venerdì 22 aprile è previsto un incontro con l'All India Christian Council del Manipur e con i 7 stati-sorelle. "Dobbiamo discutere una linea d'azione", dice il vescovo. "Non vogliamo che la situazione comune si deteriori ancora".

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