India e Pakistan: oggi incontro al vertice per aprire un dialogo
Oggi a Delhi i ministri degli Esteri riprendono i colloqui, interrotti dopo la strage di Mumbai del 2008, di cui l’India ritiene il Pakistan responsabile. “Vogliamo una frontiera comune libera dal terrore”, dice Krishna. “Non dobbiamo essere ostaggio del passato”, afferma Hina Khar, la donna di 34 anni da una settimana ministro degli Esteri di Islamabad.
Delhi (AsiaNews/Agenzie) – I ministri degli Esteri di Pakistan e India si incontrano oggi per la prima volta dopo che il dialogo fra i due Paesi si è bloccato nel 2008 come conseguenza dell’attentato di Mumbai che ha causato circa 170 vittime. L’India attribuisce la responsabilità della strage a elementi pakistani. La delegazione pakistana è guidata da Hina Rabbani Khar, una donna di 34 anni, da pochi giorni chiamata a guidare la politica estera pakistana. Il ministro degli Esteri indiano SM Krishna ha dichiarato prima dell’incontro che il suo Paese vuole vedere “un Pakistan stabile, prospero e calmo”.
Hina Rabbani Khar, che proviene da una famiglia profondamente radicata nella politica pakistana, ha dichiarato che i due Paesi “non dovrebbero essere ostaggio del passato. E’ nell’interesse del Pakistan che il dialogo sia orientato verso risultati concreti. Dobbiamo essere positivi nel nostro impegno, e noi lo siamo”. Funzionari indiani e pakistani hanno ripreso i contatti a febbraio su un ampio ventaglio di argomenti per trovare il modo di ristabilire la fiducia fra Delhi e Islamabad. L’India ha dichiarato di “essere pronta a discutere tutti i temi con mente aperta”, e insisterà perché sia fatta giustizia alle vittime di Mumbai.
Il Pakistan aprirà sicuramente il tema dell’autonomia del Kashmir. Hina Rabbani Khar ha incontrato ieri a Delhi leader separatisti del Kashmir. La regione dell’ Himalaya è reclamata sia dall’India che dal Pakistan, ma è divisa dal 1948. E’ stata la causa di tre guerre fra i due Paesi. Gli analisti non si aspettano risultati concreti di grande ampiezza da questo primo incontro, che però testimonia della volontà di entrambi di stabilizzare le relazioni. Krishna ha dichiarato: “Vogliamo una frontiera comune libera dal terrore, e ci battiamo per un Pakistan stabile, pacifico e affidabile”.
Hina Rabbani Khar, che proviene da una famiglia profondamente radicata nella politica pakistana, ha dichiarato che i due Paesi “non dovrebbero essere ostaggio del passato. E’ nell’interesse del Pakistan che il dialogo sia orientato verso risultati concreti. Dobbiamo essere positivi nel nostro impegno, e noi lo siamo”. Funzionari indiani e pakistani hanno ripreso i contatti a febbraio su un ampio ventaglio di argomenti per trovare il modo di ristabilire la fiducia fra Delhi e Islamabad. L’India ha dichiarato di “essere pronta a discutere tutti i temi con mente aperta”, e insisterà perché sia fatta giustizia alle vittime di Mumbai.
Il Pakistan aprirà sicuramente il tema dell’autonomia del Kashmir. Hina Rabbani Khar ha incontrato ieri a Delhi leader separatisti del Kashmir. La regione dell’ Himalaya è reclamata sia dall’India che dal Pakistan, ma è divisa dal 1948. E’ stata la causa di tre guerre fra i due Paesi. Gli analisti non si aspettano risultati concreti di grande ampiezza da questo primo incontro, che però testimonia della volontà di entrambi di stabilizzare le relazioni. Krishna ha dichiarato: “Vogliamo una frontiera comune libera dal terrore, e ci battiamo per un Pakistan stabile, pacifico e affidabile”.
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