India e Pakistan aprono le frontiere per gli aiuti al Kashmir
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) Per la prima volta dopo 58 anni, India e Pakistan hanno riaperto oggi la frontiera, che divide in due la contesa regione del Kashmir. Il gesto, destinato a facilitare l'afflusso di aiuti umanitari ai terremotati della regione, solleva speranze su una futura sistemazione dell'annosa disputa territoriale tra i due stati.
Alle 11,50 ora locale, alti ufficiali degli eserciti dei due paesi e rappresentanti dei rispettivi governi si sono incontrati al primo dei 5 valichi di confine, che aspettano l'apertura. Tra la località pakistana di Titrinote e quella indiana di Chakan Da Bagh, le delegazioni si sono strette reciprocamente la mano e hanno posato per foto-ricordo.
Quindi un autocarro indiano, identificato dalla carrozzeria di colore arancione, si è portato in retromarcia sulla cosiddetta Linea di Controllo che di fatto - dall'armistizio del 1947 - taglia in due il Kashmir; nel frattempo un camion pakistano faceva altrettanto dall'altro lato; alcuni addetti hanno cominciato a scaricare dal primo sacchi con generi di prima necessità, e a caricarli sul secondo: in tutto saranno 25 i veicoli coinvolti nell'operazione, anche se, ancora per oggi, nessuno di essi attraverserà la frontiera.
Il Kashmir è stata la zona più colpita dal terremoto, che l'8 ottobre scorso è costato la vita a oltre 74 mila persone.