20/03/2006, 00.00
CINA - INDIA
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"India e Cina disegneranno la mappa economica del futuro"

E' la previsione di Kamal Nath, ministro indiano. Pechino può diventare il principale partner commerciale per New Delhi. L'India introdurrà la piena convertibilità della rupia.

Mumbay (AsiaNews/Agenzie) - Crescono con rapidità i rapporti commerciali tra India e Cina. Intanto New Delhi vuole togliere ogni limite alla convertibilità della rupia, per incrementare gli scambi commerciali e gli investimenti esteri.

"Il potenziale economico dell'India - ha detto lo scorso week end Bo Xilai, ministro cinese per il Commercio, durante una conferenza a Mumbay - continuerà a crescere. Gli imprenditori cinesi la seguono con molta attenzione" e vogliono investire soprattutto nel settore delle infrastrutture, necessarie all'India per sostenere lo sviluppo. "La Cina - ha proseguito Bo, alla guida di un'ampia delegazione di decine di ditte cinesi - può aiutare molto lo sviluppo delle infrastrutture indiane e l'India può insegnarci a sviluppare il software e l'informazione tecnologica ed a migliorare i servizi". Le maggiori compagnie di hi-tech indiane, come la Infosys e la Satyam Computer Services, aprono nuovi impianti in Cina per sviluppare la ricerca e l'innovazione. La Cina vede l'India come un immenso mercato per i suoi prodotti.

L'india ha una crescita economica annua dell'8%, seconda solo alla Cina. Gli scambi commerciali tra i due Paesi sono stati di 18,71 miliardi di dollari Usa nel 2005 (+ 38% dal 2004) ma - dice Bo - possono arrivare a 50 miliardi entro 5 anni.

La situazione economica interna ed estera dell'India - ha detto il premier indiano Manmohan Singh proprio durante il convegno - è ora "molto migliorata" ed è possibile una riforma del sistema monetario. Oggi la rupia è convertibile solo nei commerci per consentire alle imprese l'acquisto di beni e servizi. La riforma è prevista - dicono gli esperti - non prima del 2008. La piena convertibilità della moneta consentirebbe una maggiore integrazione con l'economia mondiale con un incremento degli investimenti esteri, ma è combattuta da ambienti conservatori e da nazionalisti di sinistra.

"La Cina - ha detto il 16 marzo Kamal Nath, ministro indiano al Commercio - in due anni può diventare il nostro maggiore partner commerciale", superando gli Stati Uniti con i quali ci sono stati scambi per 25 miliardi nel 2005. "India e Cina - ha aggiunto - disegneranno la mappa economica del futuro", specie se stipuleranno accordi commerciali regionali aperti ad altri Stati. I due Paesi insieme hanno oltre 2,4 miliardi di abitanti, circa il 40% della popolazione mondiale. I due colossi hanno utilità a collaborare anche per procacciarsi materie prime e fonti energetiche (Cina e India importano dall'estero il 70% e il 40% del petrolio che consumano), così da cessare una competizione che danneggia entrambe. Il 2006 è stato dichiarato dai due Paesi "Anno dell'amicizia sino-indiana". (PB)

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