India, nuove violenze anticristiane. A rischio le celebrazioni per la Quaresima
Mumbai (AsiaNews) - In alcune zone dell'India, la comunità cristiana vive nel terrore per l'assenza di volontà politica nel fermare le violenze e per la complicità della polizia con i criminali. A lanciare la denuncia è Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), dopo tre nuovi attacchi anticristiani avvenuti l'8, il 9 e il 10 febbraio scorsi in Madhya Pradesh, Andhra Pradesh e Chhattisgarh.
L'aggressione più grave è quella avvenuta l'8 febbraio a Rajnandgaon (Chhattisgarh). Almeno 100 attivisti dei gruppi nazionalisti indù Bajrang Dal, Rashtritya Sawayamsevak Sangh (Rss) e Vishwa Hindu Parishad (Vhp) sono piombati in una chiesa, dove la comunità pentecostale Indian Christian Mission (Icm) aveva organizzato un raduno di preghiera (7-9 febbraio). Gli aggressori hanno picchiato i presenti con spranghe di ferro, accusandoli di conversioni forzate. Più di 30 persone sono finite in ospedale per le ferite riportate, mentre gli altri hanno denunciato il fatto alla polizia. Dopo essere stati medicati, i cristiani sono stati invitati ad andarsene per evitare che i fondamentalisti attaccassero l'ospedale. Intanto, la polizia ha cancellato le denunce dei fedeli e formulato un'accusa contro la Chiesa e i cristiani.
Il giorno dopo a Nagpur (distretto di Jhabua, Madhya Pradesh), un gruppo di estremisti indù guidato dal capo del villaggio ha pestato due pastori pentecostali durante un servizio di preghiera. Le vittime - il rev. Jorder e il rev. Ilam - sono stati ricoverati d'urgenza nell'ospedale vicino. La polizia si è rifiutata di registrare una denuncia contro gli aggressori, sostenendo che la chiesa in cui si stava svolgendo la celebrazione non è registrata come luogo di culto.
L'attacco più recente è quello occorso il 10 febbraio nel distretto di Adilabad (Andhra Pradesh). Alcuni attivisti dell'Hindu Vahini, organizzazione locale di nazionalisti indù, hanno denunciato un cristiano, Anand Rao, accusandolo di conversioni forzate. L'uomo era in città per tenere una lezione sulla Bibbia. Senza verificare la veridicità dell'accusa, le forze dell'ordine hanno registrato la denuncia e arrestato l'uomo, che è stato liberato su cauzione il giorno seguente.
"Con l'inizio della Quaresima - sottolinea Sajan George - i cristiani si riuniranno spesso per pregare e celebrare la messa, in pubblico e in privato, e per questo devono ricevere protezione". Attacchi del genere, spiega, "mostrano che non sono in pericolo solo la libertà religiosa e la tolleranza, ma anche lo Stato di diritto".