India, i temi biblici "attirano sempre di più il mercato cinematografico"
Padre Anthony Charangat, direttore delle Comunicazioni sociali dell'arcidiocesi di Mumbai, commenta ad AsiaNews il lancio di un film sull'Anticristo.
Mumbai (AsiaNews) I temi tratti dalle Sacre Scritture "sono sempre più interessanti per il mercato cinematografico" che in essi trovano "una base perfetta per dare vita a film che attirano grandi folle" sfruttando "il linguaggio metaforico e simbolico della Bibbia".
E' questo il commento di padre Anthony Charangat, direttore delle Comunicazioni sociali dell'arcidiocesi di Mumbai, al film "The Omen", pellicola che tratta la nascita dell'Anticristo e sfrutta la numerologia biblica per il suo lancio, prevista in contemporanea in tutto il mondo per il 6 giugno 2006.
Riportiamo di seguito il commento di p. Charangat.
Negli ultimi tempi vi è stata una lunga serie di film basati su temi biblici. L'ultima versione del film "The Omen" che sarà proiettata domani nei cinema di tutto il mondo, è un esempio di questo genere di film prodotti dall'industria cinematografica.
"The Omen" ed i suoi due seguiti hanno avuto un buon successo ed il rifacimento dell'originale del 1976 promette anch'esso di divenire uno dei film di punta della stagione. Questo avviene perché da un lato i messaggi biblici fanno riferimento ad immediate circostanze storiche della popolazione del tempo, ma dall'altro presentato una rilevanza trans-culturale applicabile alla vita di diverse popolazioni nel corso della storia.
Tutti quegli argomenti che hanno a che fare con 'la fine dei tempi' richiamano in particolar modo l'attenzione, perché sono divenuti una preoccupazione per la nostra generazione che crede che il mondo si stia lanciando contro la sua stessa distruzione. Avvenimenti recenti di dimensioni catastrofiche naturali o create dall'uomo come alluvioni, tsunami, terremoti, tifoni, atti terroristici, pulizie etniche, violenze sociali e la persecuzione religiosa spingono i produttori ed i registi di film come questi ad interpretare tali avvenimenti come le profezie che parlano degli ultimi giorni del mondo, descritti nel Libro delle Rivelazioni.
Questo è ciò che Omen tenta di dimostrare. Prende spunto da un versetto biblico e dipinge il protagonista, Damien, come segnato dal marchio della Bestia (la sequenza numerica 666) e quindi l'Anticristo, diretto discendente di Satana padre di tutti i demoni che verrà alla 'fine dei tempi' per instaurare il regno del demonio, in contrasto con il regno di Dio instaurato dal Cristo.
Nella persona di Damien e sottolineando i legami fra lui ed i crescenti episodi di male personale e globale il film dichiara che l'Anticristo è arrivato e che tutto è pronto per l'Armagheddon (la battaglia finale fra il bene ed il male).
Il film fa bene a mostrare che il male (il demonio) non è solo un concetto astratto o uno stralcio della nostra immaginazione, ma ha una faccia umana ed è reale e concreto negli eventi che devono accadere nel corso delle nostre vite.
Esso svela anche il sentiero ed i modi in cui il male fa progressi. Inizia con una piccola bugia individuale, quella detta dall'ambasciatore Robert alla moglie Cathy per proteggerla dal trauma di aver perso il figlio durante il parto e apre la porta al male globale.
D'altra parte si nota che la pellicola è stata prodotta con conoscenza insufficiente dell'interpretazione delle Scritture e quindi offre significati letterali e spesso fuori contesto dei simboli che devono essere visti nella totalità del messaggio biblico.
Il male non può essere sconfitto con l'uso di altro male, come il ricorso alla violenza ed agli omicidi, come fa Robert per liberare suo figlio. Questo metodo diviene solo scontro di civiltà e distruzione totale e reciproca. Il Regno di Dio è fatto di verità, giustizia, pace ed amore.
Il beneficio più importante che ci danno i film tratti dalla Bibbia è quello di sembrare credibili, non importa quanto valido o credibile sia il trattamento del soggetto. Questo fattore va incontro all'insaziabile desiderio di conoscere alcuni aspetti della verità. La Bibbia è considerata come una delle opere letterarie migliori del mondo: essa copre l'intera gamma di caratteri, emozioni, esperienze e questioni correlate all'umanità ed è di natura la base per un film.
Dato che il linguaggio metaforico e simbolico usato nella letteratura biblica è ispirato al timore reverenziale ed è pieno di elementi di un dramma di grande intensità, esso si presta ad essere usato per produrre film horror: permette a produttori e registi di usare la loro viva immaginazione, le ultime tecnologia, la fotografia e tutti gli altri effetti con cui possano convincere una folla di persone a vedere il film.
30/12/2022 09:24