India, assassinato il parroco di Goa: condannava le violenze interreligiose
Ignoti il movente e gli autori: forse due uomini che gli avevano chiesto ospitalità la sera prima. L'arcidiocesi condanna "un crimine a sangue freddo" e chiede alle autorità "un intervento rapido contro gli autori di questo vile gesto".
Goa (AsiaNews/Cbci) "Profondamente addolorati ed angosciati, condanniamo l'omicidio a sangue freddo di padre Eusebio Ferrao, prete diocesano di Goa. Chiediamo alle autorità un intervento rapido, che consegni alla giustizia i responsabili di questo vile atto".
Con queste parole, l'arcidiocesi di Goa ha condannato con un comunicato ufficiale il 19 marzo l'omicidio di p. Ferrao, parroco della chiesa di S. Francesco Saverio, avvenuto nella notte fra il 17 ed il 18 marzo. "Preghiamo ardentemente conclude il messaggio - per il nostro fratello, che nel corso della sua missione aveva sempre parlato di pace, affinché possa ora godere della pace eterna nella casa del Padre".
La dinamica del crimine non è ancora chiara: l'unica cosa sicura è che il sacerdote è morto soffocato da un cuscino, ma gli autori sono ignoti. Secondo alcuni testimoni, due uomini dell'Uttar Pradesh si sono presentati davanti alla residenza del parroco la notte del 17 ed hanno chiesto ospitalità. Padre Ferrao li ha accolti, nutriti e gli ha indicato un luogo dove riposare: la polizia, al momento, dice di essere sulle loro tracce.
Anche il movente non è chiaro. Secondo alcuni parrocchiani, va ricercato nell'impegno del sacerdote per la pace: p. Ferrao era infatti solito commentare le violenze interreligiose che avvengono nella zona su un giornale locale.
Goa è un territorio noto per la convivenza pacifica fra i membri delle varie comunità religiose: negli ultimi tempi si è però registrato un aumento delle violenze settarie. Molte chiese, cappelle e croci cattoliche sono state dissacrate e sono frequenti le offese ai danni dei membri della comunità cattolica locale, che vengono invitati a "tornare da dove sono venuti".
14/10/2004