Inaugurato il primo museo storico dell’arcidiocesi di Mumbai
di Nirmala Carvalho
Manufatti, risalenti fino al 16mo secolo, del patrimonio storico, artistico, culturale e religioso dell'India. Per il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, il museo “celebra la libertà religiosa, testimonia la ricerca di Dio in India ed è strumento di evangelizzazione per i giovani”. Il museo celebra anche il 125mo anniversario della nascita dell’arcidiocesi.
Mumbai (AsiaNews) – Il primo museo storico dell’arcidiocesi di Mumbai è una “celebrazione della nostra storia” e uno “strumento di evangelizzazione per le giovani generazioni”, per il card. Oswald Gracias, arcivescovo della diocesi. Inaugurato ieri e allestito nel seminario S. Pio di Goregaon, il museo presenta un’ampia collezione di manufatti – i più antichi risalgono al 16mo secolo –, appartenenti alla tradizione spirituale dell’India. Il museo celebra anche il 125mo anniversario della nascita dell’arcidiocesi di Mumbai, avvenuta il 1mo settembre 1886 grazie alla bolla Humanae Salutis di Leone XIII.
“Il museo – illustra ad AsiaNews il card. Gracias – mostra il nostro patrimonio storico, artistico, culturale e religioso, le radici autentiche della nostra fede”. Secondo l’arcivescovo, il museo sarà un vero “strumento di evangelizzazione, soprattutto per i più giovani. Ognuna di queste opere d’arte ha un messaggio profondo per tutti noi, ci rivela come gli artisti del tempo vedevano e vivevano la fede”.
Su una delle pareti del museo è stata dipinta una linea del tempo, che mostra episodi del cristianesimo avvenuti nella regione dal 6 a.C. in poi. Molte delle scene rappresentate sono permeate di elementi della ricca tradizione spirituale indiana, "che fanno parte – spiega il card. Gracias – della nostra cultura familiare, del nostro ethos. In tal senso, il museo celebra la libertà religiosa e testimonia la ricerca di Dio in India”.
“Quello che vogliamo – conclude l’arcivescovo – è mostrare e far comprendere ai nostri fratelli e sorelle di altre religioni che il cristianesimo non è estraneo. Il cristianesimo è indiano ed esiste da migliaia di anni. Dobbiamo proseguire quel cammino di fede che per migliaia di anni è stato vissuto con gioia, libertà, pace e armonia”.
“Il museo – illustra ad AsiaNews il card. Gracias – mostra il nostro patrimonio storico, artistico, culturale e religioso, le radici autentiche della nostra fede”. Secondo l’arcivescovo, il museo sarà un vero “strumento di evangelizzazione, soprattutto per i più giovani. Ognuna di queste opere d’arte ha un messaggio profondo per tutti noi, ci rivela come gli artisti del tempo vedevano e vivevano la fede”.
Su una delle pareti del museo è stata dipinta una linea del tempo, che mostra episodi del cristianesimo avvenuti nella regione dal 6 a.C. in poi. Molte delle scene rappresentate sono permeate di elementi della ricca tradizione spirituale indiana, "che fanno parte – spiega il card. Gracias – della nostra cultura familiare, del nostro ethos. In tal senso, il museo celebra la libertà religiosa e testimonia la ricerca di Dio in India”.
“Quello che vogliamo – conclude l’arcivescovo – è mostrare e far comprendere ai nostri fratelli e sorelle di altre religioni che il cristianesimo non è estraneo. Il cristianesimo è indiano ed esiste da migliaia di anni. Dobbiamo proseguire quel cammino di fede che per migliaia di anni è stato vissuto con gioia, libertà, pace e armonia”.
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