In tutto il mondo milioni di cristiani hanno pregato per la pace di Gerusalemme
L’iniziativa, promossa da un’organizzazione protestante, ha visto la presenza nella città santa di 400 cristiani. Il sindaco di Gerusalemme sostiene che “il cuore del mondo” deve essere aprto perché tutti vi possano liberamente praticare la propria fede e che deve restare indivisa capitale di Israele.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Più di 400 cristiani, domenica scorsa, erano a Gerusalemme, a rappresentare fisicamente i 300 milioni di persone che, in tutto il mondo, hanno partecipato alla Giornata internazionale di preghiera per la pace di Gerusalemme.
Ideata nel 2002 da Robert Stearns, fondatore e direttore esecutivo di Eagles’ Wings Ministries, organizzazione che mira a creare pnti di relazioni e speranza nel mondo.la Giornata è una preghiera globale di base che unisce il calendario liturgico cristiano con il calendario biblico ebreo. Secondo quanto riferisce la ANS, secondo gli organizzatori, la Giornata “è rapidamente divenuta il maggiore momento di preghiera centrata su Israele della storia”, in quanto ogni anno vede la partecipazione di oltre 300mila chiese di 175 nazioni.
Quest’anno, l’evento si è svolto sulla Haas Promenade, che guarda sulla città vecchia di Gerusalemme. Il sindaco della città, Nir Barkat, nel suo saluto, ha affermato l’importanza di Gerusalemme unita. “Gerusalemme – ha detto – è speciale per tre miliardi di persone credenti, in tutto il mondo. Nessun’altra città al mondo ha un destino che rimpie i nostri cuori. Laa mia missione è che la città torni ad avere il ruolo che aveva due o tremila anni fa e che accolga persone di tutto il mondo per studiare il nostro passato antico e costruire il nostro futuro moderno”.
A tale scopo, secondo Barkat, Gerusalemme deve essere aperta a persone di tutte le fedi che possano liberamente praticare la loro religione. Egli ha sottolineato come, duraante l’appena trascorso Ramadan, ci sono stati più di 200mila musulmani che sono venuti in città per pregare sul Temple Mount. “Come sindaco, sono impegnato a mantenere questa situazione. Questo non è insignificante. Gerusalemme deve essere tenuta riunita, indivisa e deve essere la capitale di Israele. Questo è il cuore del mondo e non si può dividere il cuore”. “Io - ha concluso – leggo la Bibbia ed è molto chiaro di chi Gerusalemme deve essere la capitale”.
Altri esponenti israeliani, pastori e importanti rabbini, come Rabbi Shlomo Riskin si sono uniti ai cristiani per pregare l’Altissimo per la città santa.
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